Le diete ipocaloriche favoriscono la comparsa di disturbi alimentari

Le diete ipocaloriche o restrittive aumentano il rischio di abbuffate e portano a sviluppare disturbi alimentari, oltre ad esporre al rischio di consumare più cibi ricchi di energia ma a basso contenuto di sostanze nutritive.

Lo ha trovato uno studio condotto nell’Università Internazionale di Valencia (VIU), in Spagna che, dopo aver sottoposto un gruppo di topi a situazioni di restrizione alimentare, ha concluso che la restrizione calorica e lo stress interagiscono in un modo unico per promuovere il binge eating.

La credenza comune è che per dimagrire bisogna mangiare di meno, ma sebbene sembri contraddittorio, dicono dalla VIU, la ricerca sui problemi nutrizionali indica che limitare il cibo può avere un effetto opposto a quello desiderato e promuovere le abbuffate, provocando un aumento di peso, oltre ad esporre al rischio di comparsa di disturbi alimentari.

In questo senso, dicono dalla VIU, “la restrizione alimentare è un circolo vizioso che porta ad abbuffate e al ritorno alla restrizione. Tuttavia, molte diete sembrano incoraggiare la restrizione degli alimenti e il controllo delle calorie. Queste diete non sono solo insostenibili, ma indirettamente incoraggiano il binge eating“.

Per dimagrire e mantenere un peso sano, invece, è necessaria l’adozione di abitudini alimentari corrette, insieme a un controllo del tipo di cibo che si mangia.
“È importante controllare le calorie ingerite, ma si dovrebbe prestare maggiore attenzione all’equilibrio calorico e alla differenza tra le calorie che si consumano e le calorie che si spendono”.

Un altro rischio derivante dalle diete ipocaloriche è l’aumento del consumo delle cosiddette “calorie vuote”, ossia degli alimenti trasformati e dei cibi ricchi di grassi e zuccheri.
Consumare 2.000 calorie sotto forma di frutta, verdura e proteine ​​senza grassi fornirà un risultato molto diverso rispetto al consumo delle stesse 2.000 calorie attraverso fast food e bevande analcoliche.

“Non si tratta solo della quantità di calorie, ma anche della qualità e del contributo nutrizionale di quelle calorie”, hanno affermato dalla VIU.
Consumare “cibi primari” (alimenti naturali integrali come frutta, verdura, proteine ​​magre, noci, semi e grassi sani omega 3) permette di ottenere i migliori risultati. Quando si consumano i cibi primari, il corpo invia i segnali ormonali corretti per indicare la sazietà e questo aiuta a evitare l’eccesso di cibo.


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