Cosa mangiare in autunno

Le temperature in discesa ci stanno avvisando: l’autunno è arrivato con i primi freschi, tante bontà disponibili sulle nostre tavole, le ultime gite e passeggiate prima dell’inverno. Come comportarsi al ristorante? TheFork lo ha chiesto alla biologa nutrizionista Floriana Di Pippa.
“L’autunno è una stagione di passaggio, che ci porta lentamente dalla calura estiva al gelo invernale. Per il nostro organismo è un periodo impegnativo; occorre quindi fare il pieno di nutrienti per vivere questi mesi al meglio. La natura ci offre cibi quali zucca, castagne, cachi, funghi, carciofi, solo per citarne alcuni. Per non rinunciare alla linea, al ristorante meglio puntare su un piatto solo (un secondo con un contorno, oppure un buon primo piatto)”.
“Risotto ai funghi, arrosto alle castagne, sformato di zucca, dobbiamo solamente scegliere! Un risotto, un piatto di tagliatelle, una zuppa di grano saraceno: i primi piatti possono essere mangiati serenamente la sera anche da chi segue un piano dimagrante, specie se rischiamo di essere colpiti da fame nervosa post-cena. Occorre soddisfarci a tavola, innanzitutto”.
“Ricordiamoci di non andare al ristorante a stomaco vuoto: qualche mandorla o noce, oppure fare il pieno di vitamina C con una spremuta di arancia o pompelmo. La vitamina C è essenziale anche per innalzare le nostre difese immunitarie: una semplice spruzzata di limone può rendere un piatto più gustoso, aumentare l’introito vitaminico, e anche rendere il ferro di carne o legumi più assimilabile”.
Le zuppe di legumi e le vellutate sono altri piatti tipici delle stagioni fredde: sazianti, ricche di nutrienti, sempre più richieste, non solo da chi vuole stare attento alla linea. Vuoi rimanere leggero? Punta su una vellutata di una o due verdure, abbinandola a un panino; zucca e carote, oppure crema di finocchi e porri. Vuoi un piatto sano ma gustoso? Via libera a legumi (ceci, fagioli, lenticchie), magari abbinandoli a un cereale (farro, orzo, grano saraceno, ecc.), con un tocco di gusto in più (due scaglie di tartufo, un pizzico di fonduta, qualche crostino aromatizzato)”.
“L’autunno e l’inverno sono anche le stagioni delle cotture lente e prolungate: dai risotti, ai brasati, spezzatini, arrosti, dai più classici e semplici ai più creativi. La natura ci offre sempre ciò di cui abbiamo bisogno, anche per quanto riguarda le verdure: meno verdure ricche d’acqua (tipiche della stagione estiva) e più verdure compatte e ricche di nutrienti, antiossidanti e sostanze anticancerogene”.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, in autunno dovremmo consumare cibi piccanti, utili a muovere l’energia. Se invece soffriamo il freddo, aggiungiamo zenzero ed aglio ai nostri piatti. Devo rinunciare al dolce quando vado a cena fuori? Il pasto fuori andrebbe pianificato, così da poterci permettere qualcosa in più, anche perché come facciamo a resistere a una torta con farina di castagne, una meringata ai marron glacé o un dessert ai cachi?  Possiamo aiutarci, ad esempio, smezzando il dolce con un nostro commensale”.
“Lo sappiamo, anche l’occhio vuole la sua parte: una buona mise en place è fondamentale, al ristorante così come a casa. Ma lo sapevi che l’allegro arancione, tipico colore autunnale, ci fa mangiare di più? Meglio puntare su stoviglie e tovaglie dai toni scuri, come blu e viola”.

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