Siena scopre la “scienza dell’impossibile”

Sabato 29 settembre prende il via un nuovi ciclo di appuntamenti organizzati dall’Associazione Archeosofica di Siena

Siena scopre la “scienza dell’impossibile”: l’alchimia tra mito, simbolo e attualità

Cinque incontri, ad ingresso gratuito, porteranno alla scoperta di temi che da sempre hanno affascinato l’uomo per il loro linguaggio allegorico e interiore

 

“La scienza dell’impossibile” è questo il titolo del suggestivo ciclo di incontri che prenderà via a Siena il prossimo sabato 29 settembre e che per cinque settimane condurrà alla scoperta dell’alchimia, ovvero di quell’antichissima scienza della trasformazione, caratterizzata da un linguaggio fortemente simbolico e interiore che da sempre affascina l’uomo.

Gli appuntamenti, ad ingresso libero, sono organizzati dall’Associazione Archeosofica di Siena e avranno luogo ogni sabato alle ore 18.00 (ad eccezione del quarto in programma per domenica 21 ottobre alle ore 16.30), presso la sede di Siena in via Banchi di Sopra 72.

 

La parola alchimia suggerisce immagini filmiche di alambicchi e vecchi stregoni chini su libri e pentole bollenti, intenti a trasformare il piombo in oro: di fatto seppure misteriosa, sin dall’antichità l’alchimia era una scienza che si occupava di “medicamenti” sia per la salute fisica che per quella spirituale. Una “scienza dell’impossibile” anche nella forma spesso affidata a un linguaggio criptato fatto di uno spiccato simbolismo.

Ecco allora che un gruppo di giovani studiosi condurrà il pubblico attraverso la storia, il linguaggio degli alchimisti, la loro missione svelando come, dietro una serie di particolari allegorie, si celi un vero e proprio lavoro interiore  per arrivare alla pietra filosofale.

 

Si comincia sabato 29 settembre con “Alchimia ai confini del tempo” un incontro durante il quale i relatori Simone Martignano, Jerome King Canta e Filippo Costanti mostreranno come l’alchimia, quale scienza della trasformazione interiore, sia stata un valido supporto per l’uomo di ogni tempo impegnato in un personale percorso di conoscenza.

 

Sabato 6 ottobre invece, Federica Longo, Luca Elli e Luca Sgarro parleranno de “Le chiavi della trasmutazione alchemica”, un incontro durante il quale si vedrà come gli alchimisti abbiano dato un importante contributo alla chimica moderna, lasciando un “manuale operativo” fortemente simbolico, che spiega come ottenere il prezioso oro che l’uomo da sempre cerca di conquistare.

 

“Oltre il velo dei simboli” è il tema proposto sabato 13 ottobre da Simone Menichetti e Filippo Costanti. La scienza segreta conosciuta ed insegnata da personalità come Ermete Trismegisto, Mosè Paracelso, Cardano, Böhme e Kunrath, è stata tramandata fino ad oggi in trattati dal linguaggio quasi incomprensibile. I relatori si chiederanno cosa vogliono dirci questi grandi alchimisti tra chimica, simbolismo e spiritualità.

 

Domenica 21 ottobre Paolo Guagliumi presenterà “Pietra filosofale: chimera o conquista?”, conferenza dedicata a uno dei miti che ha attraversato il tempo. Cercata da esploratori di ogni tempo, la pietra filosofale, chiamata anche elisir o tintura, sarebbe stata capace di trasformare il piombo e tutti i metalli imperfetti in oro purissimo. Una ricerca avventurosa, ricca di significati simbolici che ancora è piena di significato.

 

Sabato 27 ottobre il ciclo di appuntamenti si conclude con “La Grande Opera: tecniche e segreti di una via spirituale”. Sarà Alessandra Canini a condurre il pubblico in un viaggio che dal laboratorio dell’alchimista luogo simbolico e fortemente evocativo per eccellenza, giungerà alla scoperta di tutte le operazioni necessarie per ottenere la metamorfosi della materia prima su cui si lavora: l’individuo stesso.


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