Cibo più povero con l’inquinamento ambientale

L’aumento delle emissioni di carbonio potrebbe rendere le colture alimentari di base, come il grano e il riso, meno nutrienti e mettere, così, in pericolo la salute di centinaia di milioni di persone tra le più povere del mondo, dice un nuovo studio apparso su Nature Climate Change.

Delle colture coltivate nei campi aperti con elevati livelli di anidride carbonica hanno fino a 17 per cento livelli più bassi di proteine e minerali, come ferro e zinco, rispetto a quelle cresciute in mezzo a meno inquinamento.

La ricerca ha previsto che nel 2050, quasi 300 milioni persone potrebbero non avere abbastanza zinco o proteine nel cibo, mentre 1,4 miliardi donne e bambini potrebbero avere una carenza di ferro, a causa delle emissioni di carbonio.

Entro la metà del secolo, le aree a più alto rischio saranno quelle che comprendono alcuni dei paesi più poveri del mondo: l’India, l’Africa, il Medio Oriente e il Sud-Est asiatico, che basano l’alimentazione sui cereali più vulnerabili agli effetti del carbonio, come il frumento e il riso.

Le emissioni di carbonio e il riscaldamento globale incidono sulla produzione alimentare anche attraverso condizioni meteorologiche estreme, come la siccità e le alluvioni, ha detto Matthew Smith, della Harvard Chan School of Public Health di Boston, uno degli autori dello studio.

L’anidride carbonica fa in modo che le piante crescano più velocemente e creino un minor numero di micro-nutrienti, ha spiegato..

 


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