Le persone con diabete possono sostituire l’attività fisica raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con lo yoga per migliorare il loro indice glicemico (zucchero nel sangue) e avere un più basso rischio di malattie cardiache.
Una revisione sistematica di otto studi internazionali, che hanno coinvolto 842 pazienti di età compresa tra i 30 e i 78 anni, ha mostrato che lo yoga ha portato miglioramenti di breve durata nel controllo glicemico (glucosio del plasma a digiuno) ma ha avuto effetti inconcludenti sui parametri clinici di più lungo termine, quali l’emoglobina glicata (HbA1c) e le complicanze legate al diabete.
Il trattamento convenzionale per il diabete si basa su alcune medicine di prescrizione e sulle modifiche dello stile di vita (dieta nutriente con molte fibre, peso sano ed esercizio moderato-intenso per 150 minuti almeno tre giorni a settimana).
Se non si fa l’esercizio fisico consigliato, con l’intensità giusta (per esempio il ciclismo, uno sport come il calcio o una camminata ad una velocità di almeno 4-5/km un’ora), lo yoga può sostituire il movimento per il controllo dello zucchero nel sangue.
Il nuovo studio, fatto da alcuni ricercatori provenienti da India, Sri Lanka e Australia (Brisbane) ha fatto una meta-analisi dei lavori esistenti ed è stato pubblicato sulla rivista Diabetes Metabolic Syndrome.
Ha riscontrato una riduzione significativa di 15,16 mg / dl nel glucosio a digiuno e di 29 mg / dl nella glicemia postprandiale, con lo yoga rispetto all’attività fisica complessiva. L’HbA1c è diminuita, invece, dello 0,39%.
C’era stata una certa perdita di peso, ma lo yoga non aveva abbassato la circonferenza della vita. Non c’era stata differenza nel colesterolo e in altri profili lipidici (grassi nel sangue come i trigliceridi) e nella pressione sanguigna.
L’attività aerobica, dunque, non dovrebbe essere sostituita dallo yoga, che dovrebbe essere eseguita in aggiunta all’esercizio fisico.
….