Utilizzata dalla medicina cinese per millenni, l’artemisia sembra sia un’alternativa “naturale” ed economica ai farmaci, per combattere la malaria. La comunità scientifica rimane cauta, però, sull’argomento.
Una rete associativa sostiene la coltivazione in Africa di piante che contengono un cocktail molecolare, presumibilmente efficace nel trattamento della patologia trasmessa dalla zanzara. Ma gli studi rimangono ancora preliminari
Medici africani, americani ed europei, legati all’associazione francese e filantropica La Maison de l’Artemisia, cerca da alcuni anni di aprire nuove strade, per la cura di una patologia, di cui il 25 aprile, si celebra la Giornata mondiale.
“Quasi la metà della popolazione mondiale è a rischio di malaria”, ha affermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
La malattia ha provocato 445.000 morti nel 2016: il 90% dei casi si è verificato in Africa, così come il 91% dei decessi.
Intanto, una tisana all’artemisia si può preparare Così:
OCCORRENTE
1 cucchiaio di fiori di artemisia, 1 tazza d’acqua
PREPARAZIONE
Versare l’artemisia nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berne 2 tazze al giorno.
La tisana è controindicata in gravidanza e allattamento; a dosi elevate può essere velenosa e danneggiare il sistema nervoso.