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Strappato con una telefonata: psicologa denunciata

Bimbo di #Ferrara allontanato per una telefonata dalla madre e dato in affidamento a un’altra famiglia. Denunciata la psicologa per #falsoideologico. Lunedì 26 marzo l’avvocato Miraglia è stato convocato dal Direttore Generale e dal Direttore sanitario dell’ASL. Intanto il Tribunale convoca gli operatori sociali all’udienza del 6 aprile 2018.
FERRARA, 28 marzo 2018. Denunciata per falso ideologico la psicologa dei Servizi sociali di un paese in provincia di Ferrara, che ha diagnosticato una disfunzionalità dell’attaccamento tra madre e bimbo, pronunciata senza aver somministrato alcun test, senza conoscere i fatti, senza aver approfonditamente parlato con loro. Pare adesso che sulla vicenda interverranno il #tribunale e anche l’Ausl, che hanno già cominciato ad acquisire informazioni per dirimere la questione. Dopo il clamore mediatico suscitato dalla vicenda, infatti, qualcosa si è mosso: il tribunale dei minori di Bologna ha chiesto di sentire i Servizi sociali il prossimo 6 aprile e il direttore generale dell’Ausl di Ferrara, Claudio Vagnini, ha incontrato l’avvocato Francesco Miraglia, il legale che sta seguendo la vicenda e che ha sollevato il caso.
«Il direttore ha ascoltato le nostre rimostranze e la ricostruzione dei fatti, documentata da prove e registrazioni inconfutabili che gli abbiamo presentato» dichiara l’avvocato Francesco Miraglia. «Siamo molto soddisfatti e grati dell’interessamento personale dimostrato dal direttore generale e dal direttore sanitario, ferma restando la nostra decisione di proseguire con la querela nei confronti della psicologa, che ha avviato il procedimento sulla base di una diagnosi errata, non suffragata da prove».Il piccolo è stato allontanato da casa e non può tornare dalla madre perché la psicologa, per mero pregiudizio, ritiene che abbia una disfunzione di attaccamento verso la mamma, perché dopo gli incontri con lei (e per questo li ha pure sospesi), quando torna nella famiglia affidataria risponde male ai nuovi “genitori”: la psicologa lo ritiene legato al rapporto compromesso con la madre, non tenendo in considerazione che il piccolo invece soffra a doversi staccarsi dalla mamma per tornare a casa da estranei.

Pur avendo la madre immediatamente presentato ricorso, per quattro mesi non è giunta nessuna risposta né dal tribunale né dall’Asl e il piccolo continua a rimanere lontano dalla sua famiglia di origine, senza motivo apparente.

«Adesso almeno chi mesi fa avrebbe dovuto verificare la vicenda si sta muovendo» conclude l’avvocato Miraglia. «Certo, lo avessero fatto prima, avrebbero risparmiato parecchie, inutili sofferenze a questo piccino».

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