Alternanza scuola-lavoro: un po’ di chiarezza

In vista dell’istituzione al MIUR di un Osservatorio per monitorare la qualità dell’alternanza scuola-lavoro JOINTLY – Il welfare condiviso, startup innovativa a vocazione sociale, si propone di fare un po’ di chiarezza sul tema stilando i 5 principi della buona alternanza scuola-lavoro. Proprio in queste settimane, inoltre, si sta chiudendo la 4edizione del programma di orientamento all’università e al lavoro “Push To Open”: nelle 4 edizioni il programma ha orientato circa 4.500 ragazzi in tutta Italia con il supporto di 31 grandi aziende partner (tra queste A.l.i Intesa San PaoloBPER BancaEnel EnergiaEniFerrovie dello StatoGruppo Unipol e SACE), dimostrando anche in quest’ultima edizione come l’orientamento sia una delle attività più utili tra quelle previste dall’alternanza scuola-lavoro per fare in modo che i ragazzi si avvicinino in modo  più consapevole al mondo del lavoro.

Ecco elencati 5 principi della buona alternanza:

1. ORIENTARE E RENDERE CONSAPEVOLI

Prima ancora di approcciare un’azienda, ai giovani devono essere forniti gli strumenti per essere consapevoli delle prospettive future: sia che decidano di entrare nel mondo del lavoro, sia che decidano di proseguire con l’Università.

2. PREPARARE LE SCUOLE ALLA SVOLTA CULTURALE

Una buona alternanza esiste e può essere incentivata solo educando chi ne deve essere promotore (docenti e presidi) rendendogli note le potenzialità e le opportunità che questo modello formativo offre ai ragazzi, alla scuola e alle aziende.

3. METTERE A SISTEMA LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE

La sfida più rilevante per l’alternanza scuola-lavoro è educare le aziende affinché ne favoriscano la diffusione e il successo. Questo è possibile spiegando loro che l’alternanza permette di promuovere il proprio ruolo sociale e trasformare la visione dell’impresa: questa non è più uno spazio fisico dove andare a lavorare, ma parte del territorio dove sviluppare conoscenze e competenze.

4. CREARE UN’ALLEANZA TRA SCUOLA E IMPRESA

L’alternanza scuola lavoro deve creare una continuità tra i due mondi sostituendo i pregiudizi che li separano con un rapporto fecondo tra scuola e impresa. Un rapporto che aiuti ad allineare la domanda di competenze che il mondo del lavoro richiede e ciò che la nostra scuola effettivamente offre.

5. ESSERE VALUTABILE

La buona alternanza deve essere misurata secondo parametri pre-definiti e diventare uno strumento curriculare valido e riconosciuto nelle mani dei giovani che si apprestano a fare il loro ingresso nel mondo del lavoro o dell’università.

 


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