Carnevale di Venezia 2018, il Volo dell’Angelo

Il Carnevale di Venezia 2018 “Creatum-Civitas Ludens”, quest’anno ispirato ai giochi e al mondo circense, celebra il Volo dell’Angelo.

In piazza San Marco è la volta di Elisa Costantini, Maria dell’Anno 2017.

 Elisa, 19 anni, di Burano, ha conquistato di diritto di essere la protagonista del Volo dell’Angelo dopo aver vinto il concorso delle Marie. Studentessa di Economia del Turismo a Ca’Foscari è anche una regatante di grande valore e quindi rappresenta a pieno Venezia e le sue tradizioni. In coppia con Elena Costantini è arrivata seconda nella Regata Storica del 2017 e da sola ha vinto la Regata di Murano.

«Lo scorso anno quando vedevo scendere Claudia Marchiori, la Maria che mi ha preceduto ad interpretare l’Angelo, mi sono emozionata tantissimo, perché stai là a pensare che potresti esserci tu al posto suo l’anno dopo – ricorda Elisa Costantini -. E così è stato e adesso sono nervosa, emozionata, e sento che la tensione cresce sempre di più. Voglio viverlo tutto d’un fiato, guardare Burano dall’alto, osservare Venezia. E godermi la gente che sarà là sotto a guardare, sentire il pubblico. Mi accompagnerà papà fin sopra prima del lancio. Sono felice, felicissima. Guardatemi tutti e fate il tifo per me come se fosse la mia regata più importante».

L’abito di Elisa Costantini è stato confezionato ad hoc, come sempre, dall’Atelier di Stefano Nicolao che assieme a Umberto Corrà per le acconciature e il trucco di Francesca Chiozzotto preparano da anni l’Angelo prima del volo dal campanile.

Novità di quest’anno, oltre al costante aggiornamento sui canal social ufficiali, la discesa di Elisa potrà essere seguita in diretta streaming dal sito ufficiale del Carnevale di Venezia www.carnevale.venezia.it al link  http://bit.ly/CREATUM_LIVEVENEZIA.

A precedere il lancio previsto alle ore 11 il consueto arrivo in piazza e sul palco ispirato ai giochi e al mondo circense progettato dallo scenografo della Fenice Massimo Checchetto il Corteo del Doge a cura del Cers, Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche, con la partecipazione dell’Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia, Associazione Amici del Carnevale di Venezia e il Gruppo Storico “Le Maschere di Mario del ‘700 veneziano”.

Prevista una serie di eventi collaterali in altri campi veneziani dando spazio a spettacoli, divertimenti e intrattenimento.

Sono quattro i campi della città storica (Campo Manin, Campo Santo Stefano, Campo Santa Maria Formosa, Campo Santa Fosca), oltre a Campo San Polo dove verrà “rinforzato” l’intrattenimento sulla pista da pattinaggio su ghiaccio e nei chioschi attorno che verranno animati da una serie di ulteriori spettacoli.
Questo, nel dettaglio, il programma degli eventi:

Campo Manin dalle ore 10 alle ore 13
L’Associazione Culturale Mondonovo e l’Atelier Teatrale Carronavalis metteranno in scena a rotazione due pièce teatrali dal titolo: “Il Circo di Pierino” e “Il Sogno di Arlecchino”.
Il Circo di Pierino
La celebre favola di Pierino e il Lupo di Sergej Prokof’ev è qui narrata da un cantastorie. Un maestro…da circo, con l’aiuto di due scolari indisciplinati e pasticcioni, propone la celebre fiaba russa. Pierino è un bambino vivace che conosce un uccellino, un’anatra e un gatto quando, a un certo punto, si aggira nei boschi un lupo. Pierino decide di eliminare il lupo in maniera strampalata con giochi magici e bolle di sapone e costumi dei primi ‘900.
Il Sogno di Arlecchino
La storia ruota attorno alle vicende di Arlecchino, innamorato di Colombina,  incapace di dichiararsi alla bella servetta.  Il litigio viene bruscamente interrotto con l’arrivo di Dulcamara, Dottore Enciclopedico e Ciarlatano di professione, che vende ad Arlecchino un fantomatico elisir d’amore. L’elisir altro non è che vino della peggior specie e così il povero Arlecchino immagina di sposare la bella Colombina e vivere con lei felice e contento. Basta però una sonora bastonata, della perfida servetta, per farlo rinsavire e rendersi conto che “Tutto è Sogno”.

Campo Santo Stefano dalle ore 10 alle ore 13
La compagnia Pantakin porta in scena “Dalla maschera di cuoio al naso rosso”, un breve viaggio per scoprire vizi e virtù delle maschere. E se parliamo di maschere non possiamo dimenticare la maschera più piccola del mondo: il naso rosso del clown e le sue mille variazioni, come quella che ci offre Dario Zisa in: “Arriva il Conte Von Tok” con la sua eleganza, le sue valigie e la sua vecchia radio. Interamente basato sulla collaborazione del pubblico è uno spettacolo davvero originale.

Campo Santa Maria Formosa dalle ore 10 alle ore 13
Gli artisti del Little Caravan Circus di Piazza San Marco traslocano per qualche ora in Campo Santa Maria Formosa per dare la possibilità di godere di un piccolo assaggio della Scuola di Circo che tutti i giorni anima i carrozzoni della Piazza. Girando vorticosi con eleganza, coniugando bellezza ed abilità, si vedranno esibire gli hula hoop della giovane veneziana Vanessa. In equilibrio sul naso o sulla testa oppure in volo da un artista all’altro sono invece le clave l’attrezzo preferito dai giocolieri del duo italo brasiliano Taturana Circus!  E infine per gli appassionati di magia Pascal Magique con i suoi anelli sfiderà le leggi della fisica!

Campo Santa Fosca, dalla mattina
Nel chiosco dei Pasticceri dello Sweet Park per tutta la giornata musica di sottofondo mentre si gustano dolci tipici della festa.

Oltre ai campi, in programma anche la Regata de Carneval dell’Associazione Settemari. Percorso lungo il Canal Grande da Ca’ Giustinian fino a San Marcuola con ritrovo imbarcazioni alle ore 9.15 e inizio regata alle 10.45. Premiazione finale in campo San Marcuola con le tradizionali bandiere.

La storia del Volo dell’Angelo

E’ una tradizione nata in un’edizione del Carnevale nella metà del Cinquecento, quando venne realizzato un evento straordinario che fece molto scalpore: un giovane acrobata turco riuscì, con il solo ausilio di un bilanciere ad arrivare alla cella campanaria del campanile di San Marco camminando, nel frastuono della folla sottostante in delirio, sopra una lunghissima corda che partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta. Nella discesa raggiunse, poi, la balconata del Palazzo Ducale, porgendo gli omaggi al Doge.

Dopo il successo di questa spettacolare impresa, subito denominata Svolo del turco che solitamente si svolgeva il Giovedì Grasso, si decise di ripetere l’iniziativa come cerimonia ufficiale anche per le successive edizioni, con tecniche simili e con forme che con gli anni subirono numerose varianti.  Per molti anni lo spettacolo, mantenendo lo stesso nome, vide esibirsi solo funamboli di professione, finché non si cimentarono, con imprevedibili variazioni, nell’impresa anche giovani veneziani.

Quando queste variazioni portarono a prevedere, per lunghi anni di seguito, un uomo dotato di ali ed appeso con degli anelli alla corda, issato e fatto scendere a gran velocità lungo la fune, si coniò il nuovo termine di Volo dell’Angelo. Il prescelto, al termine della discesa nel loggione di Palazzo Ducale, riceveva sempre dalle mani del Doge dei doni o delle somme in denaro. Vi furono alcune edizioni che videro gli acrobati utilizzare per i loro spettacoli degli animali, barche e varie altre figure, oltre a rendere l’impresa sempre più difficile con ardite evoluzioni e anche svoli collettivi.

Nel 1759 l’esibizione però finì in tragedia con l’acrobata che si schiantò al suolo tra la folla inorridita. A causa di questo grave incidente, l’evento, svolto con queste modalità venne così vietato. E il programma si svolse sostituendo l’acrobata con una grande colomba di legno che nel suo tragitto, partendo sempre dal campanile, liberava sulla folla fiori e coriandoli. Dalla prima di queste edizioni, il nome di Volo dell’Angelo divenne quindi Volo della Colombina.

Tale evento, come la maggior parte delle altre ricorrenze e spettacoli, con la fine della storia millenaria della Serenissima si interruppe per un lungo periodo. Mentre in passato questo spettacolo veniva celebrato il giovedì Grasso, nelle edizioni moderne il rituale si svolge a mezzogiorno nella prima domenica di festa, come uno degli eventi di apertura che decretano ufficialmente l’inizio del Carnevale stesso: fino al 2001 a scendere sopra una folla festante, con lo sguardo rivolto al Campanile di San Marco, è stato un uccello meccanico dalle sembianze di una colomba, volando giù, come un tempo, sorretto da un una corda prima un cavo nella versione più moderna verso Palazzo Ducale. Arrivata circa a metà percorso, la Colombina apriva una botola nella sua parte inferiore, librando sulla Piazzetta gremita coriandoli e stelle filanti.

La formula del Volo dell’Angelo è stata reintrodotta dall’edizione del 2001, la prima del millennio, grazie dal regista veneziano Alessandro Bressanello con un’artista della Compagnia dei Folli, Katiuscia Triberti, che assicurata a un cavo metallico, effettuò la sua discesa dalla cella campanaria del campanile verso Palazzo Ducale scorrendo lentamente verso terra, sospesa nel vuoto, sopra la moltitudine di gente che riempiva lo spazio sottostante. Nel 2008, sempre sotto la direzione di Bressanello, a scendere come Angelo fu il rapper Coolio (unico uomo ad avere vissuto l’esperienza del Volo dell’Angelo fino ad oggi) il lancio ha continuato svolgersi verso la Piazzetta con arrivo davanti a Palazzo Ducale e le protagoniste sono sempre state donne dello spettacolo, dello sport, della moda: 2002 Antonella Elia (attrice e showgirl), 2003 Frida Scarpa (schermitrice), 2004 Carlotta Mantovan (Miss Veneto 2001), 2005 Carolina Marconi (modella e attrice), 2006 Manuela Levorato (velocista), 2007 Federica Pellegrini (nuotatrice), e appunto nel 2008 – Coolio (rapper).

Nel 2009, il direttore artistico Marco Balich, decise rivoluzionare lo scenario facendo volare il suo primo “angelo” Margherita Maccapani Missoni, dal Campanile verso piazza San Marco per arrivare davanti al Museo Correr. Nell’edizione del 2010 il ruolo toccò alla modella Bianca Brandolini D’Adda.

Dal 2011 da un’idea di Piero Rosa Salva, presidente di Vela, a scendere dal campanile nel giorno del Volo dell’Angelo è la giovane ragazza veneziana che si è aggiudicata nell’anno precedente il titolo di Maria del Carnevale. Dal 2011 ad oggi sono così state splendide protagoniste di questo fantastico e spettacolare momento del Carnevale di Venezia Silvia Bianchini (Maria dell’anno 2010), 2012 Giulia Selero (Maria dell’anno 2011), 2013 Marta Finotto (Maria dell’anno 2012), 2014 Julia Nasi (Maria dell’anno 2013), 2015 Marianna Serena (Maria dell’anno 2014), 2016 Irene Rizzi (Maria dell’anno 2015), Claudia Marchiori (Maria dell’Anno 2016), Elisa Costantini (Maria dell’Anno 2017) sarà l’Angelo del 2018.


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