Immigrati: perchè non aiutarli a casa loro?

E’ partita la campagna di crowdfunding di Atlas Solidarity Onlus, per aiutare una comunità ugandese in loco allo scopo di creare delle professionalità per lo sviluppo del territorio. Servono solo 5.000 euro. Un progetto che di conseguenza riduce anche il fenomeno dell’immigrazione.

Aiutarli nei loro Paesi è creare le condizioni perchè non siano costretti ad emigrare: è lo scopo del progetto che abbiamo iniziato 3 anni fa e che ora ci proponiamo di proseguire anche attraverso una campagna di crowdfunding” queste le parole di Giuseppe Bruni, Presidente dell’associazione Atlas Solidarity Onlusche aprono la campagna per raccogliere i fondi necessari al trasporto di macchinari in una scuola ugandese.

Il progetto, i suoi obiettivi

  1. Aiutare i ragazzi ugandesi ad acquisire nuove competenze tecniche
  2. Aiutarli a contribuire allo sviluppo del loro Paese.

Tre anni fa Atlas Solidarity ha ospitato a Bologna 2 giovani insegnanti di Rena Uganda, Elizeus e Nicholas, affinchè imparassero ad insegnare meccanica. Il tutto con la collaborazione del Cefal, ente di formazione professionale.

Oggi, con l’aiuto di Stafer SpA sono state raccolte, una serie di macchine utensili funzionaliall’insegnamento della meccanica per attrezzare l’aula-laboratorio alla St. Theresa Vocational School, a Mahyoro in Uganda.

La campagna di crowdfunding è stata attivata per raccogliere le risorse necessarie alla spedizione di queste macchine in Uganda, per metterle a disposizione dei due insegnanti che sono stati formati in Italia, affinchè possano trasmettere il loro know how agli studenti della St. Theresa Vocational School.

Perché in Uganda

C’è un piccolo Stato africano, all’equatore, l’Uganda, un Paese povero, ma generoso, con un’economia che viaggia ad un tasso di sviluppo decisamente promettente.

Mahyoro, Distretto di Ibanda, nel sud ovest del Paese, Rena Uganda Foundation Ong ha organizzato e gestisce una scuola professionale, la St. Theresa Vocational School: 450 fra ragazzi e ragazze dai 13 ai 18 anni. Di qui nasce l’idea di Atlas Solidarity Onlus(www.Atlassolidarity.org) di poter creare delle opportunità di lavoro e sviluppo sul posto.

Aiutiamoli in Uganda

“Con questo progetto vogliamo dare a quei ragazzi ugandesi, concrete opportunità di occupazione in quell’area dell’Africa– continua Bruni, -. E’ questo il senso che noi diamo allo slogan “Aiutiamoli a casa loro, per davvero”. E’ su questi giovani ugandesi che si potrà contare per la crescita dell’Uganda e per lo sviluppo di alcuni Paesi africani sub-sahariani”.

Come contribuire

Si può fare la donazione sulla piattaforma https://www.ideaginger.it/progetti/aiutiamoli-a-casa-loro-per-davvero.html

 


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