Allontanamento forzato per troppi videogiochi: i cittadini sorveglieranno

Ha fatto discutere l’allontanamento forzato dalla madre di un  ragazzo che utilizzava troppo i videogiochi. Il minore ha promesso di rinunciare a questa attività e ha chiesto di poter restare con la madre, anche alcuni cittadini che conoscono il caso stanno prendendo posizione.

Lunedì 20 novembre i servizi sociali si presenteranno alla porta dell’abitazione del giovane per allontanare il figlio coattivamente, e in caso di resistenza, saranno chiamati i carabinieri.

Alcuni amici della famiglia saranno presenti pacificamente per sostenere la famiglia durante le operazioni di allontanamento forzato. Anche il CCDU sarà presente con una delegazione.

L’allontanamento dovrebbe avvenire alle 12,00 circa presso la casa famigliare.

Il ragazzo nella giornata di giovedì 18 novembre è stato convocato in Questura a Crema, dove ha manifestato chiaramente a un ispettore di polizia la sua intenzione di non andare in comunità, motivando tale volontà con la sua dismissione dei videogiochi e il suo ritrovato impegno scolastico, oltre al desiderio naturale e protetto dalla Costituzione di rimanere in famiglia.

L’ispettore ha ascoltato le sue parole e trasmesso un’informativa al giudice. Ma sembra che non sia bastato per fermare la deportazione forzata.


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