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Antibiotici: non è vero che bisogna finire la scatola

Finire la scatola degli antibiotici, non è necessario, se ci si sente meglio.Almeno questo è quello che sostengono alcuni esperti britannici in un testo pubblicato sul ‘British Medical Journal’.

Il professor Martin Llewelyn, specialista in malattie infettive del Medical School Sussex, e nove altri medici o professionisti della salute dicono che i pazienti dovrebbero essere invitati a smettere il trattamento quando si sentono meglio, contrariamente a ciò che sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Finora, i medici consigliavano di continuare a prendere gli antibiotici anche dopo il miglioramento della malattia per evitare la resistenza ai batteri.

La teoria è sempre sembrata illogica al professor Peter Openshaw, Presidente della società britannica di immunologia.

Gli scienziati britannici hanno analizzato la letteratura medica su questa pratica e hanno trovato “poche prove” sulla maggiore probabilità di fallimento del trattamento se i pazienti non assumono un intero ciclo di antibiotici.

“Non è supportato da alcuna prova che prendere gli antibiotici più a lungo del necessario aumenti il rischio di resistenza”, avevo sostenuto una Commissione di esperti internazionali convocata dal governo britannico nel 2014.

Secondo il professor Peter Openshaw, dell’Imperial College di Londra, è preferibile “usare gli antibiotici solo per abbassare l’infezione batterica ad un livello in cui può essere combattuta dal sistema immunitario del paziente”, anche se c’è la necessità di seguire il trattamento fino alla fine, in casi di immunodeficienza o in alcune malattie, come la tubercolosi.

Alison Holmes, altro professore dell’Imperial College di Londra, dice che la pratica dei lunghi trattamenti con antibiotici è un “dogma persistente.”

Anche se c’è stata una enorme attenzione sullo sviluppo di nuovi farmaci per combattere i microrganismi resistenti, non ci sono dati e ricerche per ottimizzare la prescrizione degli antibiotici, ha spiegato l’esperto.

“Gli antibiotici sono di vitale importanza per la medicina moderna, e la resistenza agli antibiotici è una minaccia globale e urgente per la salute umana”, hanno tenuto comunque a ricordare i ricercatori britannici.

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