Reporter Day: tra i vincitori un marchigiano

Federico Vespignani di Venezia e Alessandro Tesei di Chiaravalle, in provincia di Ancona, sono i vincitori della Prima Edizione del Reporter Day, il concorso destinato a reporter per un giornalismo senza filtri o censure. I due giovani reporter vedranno interamente finanziata la loro idea di reportage.

In particolare, Federico, 29 anni, si è aggiudicato questo importante riconoscimento grazie al suo progetto “Desaparecidos del Triangolo del Norte” che vuole investigare, con l’aiuto di un medico forense locale, la realtà che si cela dietro le sparizioni che sempre più frequentemente si verificano in Centro America. Ha impressionato la giuria con un video che ha già girato e post-prodotto su questo tema.

Alessandro Tesei, 37 anni, invece, è stato scelto grazie alla sua proposta “Living Toxic”, un reportage a puntate che documenta la vita delle persone che vivono vicino ad aree contaminate dall’inquinamento. Il fulcro del progetto è il villaggio di Bodo, vicino al delta del Niger, oppresso dal gruppo armato Niger Delta e dallo sfruttamento petrolifero dell’ENI.

Le due idee premiate sono risultate le più interessanti delle 165 arrivate in finale e presentate in una sorta di “XFactor” del Reportage ieri a Milano, alla sede de Il Giornale, promotore dell’iniziativa insieme agli Occhi della Guerra. Ma i partecipanti che hanno presentato domanda sono stati più di 650.

“Un successo inaspettato, segno che questo mestiere non è in via di estinzione, al contrario – ha dichiarato Andrea Pontini, amministratore delegato de Il Giornale.it e fondatore de Gli Occhi della Guerra. Occorre soltanto reinventare il mestiere di raccontare, anche trovando e percorrendo strade nuove. Noi – ha proseguito Pontini – abbiamo scommesso su una nuova alleanza tra chi racconta e chi legge; e lo abbiamo fatto con una modalità nuova, che è quella del crowdfunding attraverso la rete: presentiamo delle idee e chiediamo a tutti i lettori (solo quelli di Giornale.it sono più di 700mila) di finanziarli. Da quando è nato Gli Occhi della Guerra – ha concluso l’ad de Il Giornale.it – abbiamo realizzato 90 reportage”.

Accanto ai due vincitori assoluti della Prima Edizione del Reporter Day, i Giurati del Concorso hanno voluto anche scegliere altre sette idee, che saranno caricate sulla piattaforma di crowdfundingde Gli Occhi della Guerra e che saranno finanziate dai lettori.

Si tratta dei progetti:

L’ascesa della Alt Right Americana” di Edoardo Cigolini, 24 anni di Torino, che vuole approfondire il successo della ‘destra alternativa’ statunitense: partendo da Washington e giungendo a Charlottesville passando per i piccoli centri americani;

Medellin la città di Escobar” di Stefano Ciardi, 28 anni di Novara, che racconta come Medellin in Colombia non sia più la stessa città che era ai tempi di Pablo Escobar: si è trasformata ed evoluta, ma ancora alcuni degli abitanti rimpiangono il loro ‘Robin Hood colombiano’;

Duterte e il narcotraffico nelle Filippine” di Emiliano Biscotti, 28 anni di Torino, progetto sulla lotta serrata del presidente Duterte al narcotraffico nelle Filippine, un paese in evoluzione, fra i più cattolici al mondo (si dice che l’Arcivescovo di Manila possa essere il nuovo Bergoglio), ma minacciato dal terrorismo;

L’Irlanda del Nord e la Brexit” di Marta Clinco, 25 anni di Milano, che vuole indagare leconseguenze della Brexit sulla situazione in Irlanda del Nord, dove le vecchie tensioni rischiano di esplodere nuovamente;

Le donne del borgo di Sambuco” di Pierfrancesco Citriniti, 36 anni di Termoli in provincia di Campobasso, che propone una situazione unica e ironica ambientata a Sambuco dove tra il 1960 e il 1972 nascevano quasi solo uomini ma che si è ribaltata negli ultimi anni tant’è che oggi il paese è abitato e gestito quasi interamente da donne, pur avendo un sindaco uomo;

La malattia dell’Alzheimer” di Marco Toscani, 50 anni di Milano, che vuole approfondire la sofferenza e le difficoltà di chi sta intorno al malato, di chi è parte di quei ricordi destinati a svanire;

Il palazzo più pazzo del mondo” di Tania Volobueva, 31 anni di Mosca, che ha conquistato i giudici con la sua idea di documentare la vita nel suo palazzo in zona Maciacchini, interamente abitato da immigrati che vivono le situazioni più disparate.

Una menzione speciale è poi spettata ai seguenti progetti che si sono comunque distinti tra tutti i partecipanti:

‒        La guerra dell’acqua, Riccardo Sartori

‒        Massacro dei Rohingya in Birmania, Christian Franz Tragni

‒        La satira africana, Alessandra Cataleta

‒        I flussi migratori verso il sud, Vincenzo Metodo

‒        La crisi del Ghana, Antonio Borrelli

‒        Il viaggio di Koobi dal Ghana a Lampedusa, Diego Fedele

‒        Nepal: traffico di minori, scuole e povertà, Simone Margelli

‒        Atlante umano siciliano, Francesco Faraci

‒        Gli scomparsi del Caucaso, Matteo Congregalli

‒        La pulizia etnica dei Dinke in Sud Sudan, Francesco Molteni

‒        Rieducazione dei detenuti nel carcere di Bollate, Federica El Mehrat

‒        Storie di Migranti, Mirianna Lagrasta

‒        La Kafala in Libano, Chiara Clausi

Gli spazi della Fabbrica del Vapore hanno fatto da cornice alla cerimonia di premiazione. L’evento è stata un’occasione per parlare del futuro del giornalismo ma anche di sentire dal vivo i desideri, i sogni e le paure delle giovani leve che aspirano a fare questo affascinante mestiere. L’iniziativa è infatti pensata per valorizzare i giovani ma soprattutto per proporre a tutti (giornalisti, lettori ed editori) un nuovo modo di fare informazione caratterizzato da innovazione, entusiasmo, fantasia e passione.

I due vincitori sono stati scelti ieri, giovedì 22 giugno, da una giuria composta da: Ivo Saglietti e Francesco Cito, tra i più grandi autori di fotoreportage al mondo; Marco Maisano, che ha iniziato la sua esperienza di reporter a Gli occhi della Guerra e ora “Iena” su Italia1, Sebastiano Caputo, giovane reporter con alle spalle già una lunga esperienza di racconto dai confini del mondo e Fausto Biloslavo, “decano” degli inviati di guerra, solo per citare alcuni nomi.

Tra i finalisti anche 15 reporter stranieri, pari al 9%.

L’elenco completo dei 165 finalisti è disponibile sul sito http://www.occhidellaguerra.it/


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