10 laghi dolomitici per un’estate al fresco

Le Dolomiti Bellunesi non è solo sinonimo di lunghe magnifiche camminate in montagna, ma anche di bagni, spiagge al sole e windsurf. Perchè è vero, sulle Dolomiti il mare non c’è più (ma c’era, milioni e milioni di anni fa), in compenso però i Monti Pallidi del Bellunese sono costellati di spettacolari laghi e laghetti, più o meno d’alta quota, tutti da scoprire. Ecco allora una selezione in ordine sparso di 10 laghi da non perdere, durante la vostra estate sulle Dolomiti Bellunesi.

1) Il lago di Santa Croce

Il lago del Bellunese per definizione, accoglie i visitatori che salgono dalla provincia di Treviso scavallando il passo del Fadalto o lungo l’autostrada. Il lago di Santa Croce sorprende l’ignaro turista tra una galleria e l’altra: sull’acqua si riflette elegante la corona di creste delle montagne dell’Alpago. Il lago di Santa Croce è un’enorme distesa d’acqua, la seconda più grande del Veneto, sulle rive della quale trascorrere giornate pigre all’insegna dei bagni di sole, delle passeggiate naturalistiche (nell’Oasi umida di Sbarai, 30 ettari di salici, cicogne e aironi…), degli sport del vento – dal windsurf alla vela al kitesurf. Per i patiti degli sport d’acqua, si consiglia la spiaggia a nord del lago, per i tipi più tranquilli, la Baia delle Sirene, appena sotto il passo del Fadalto.

2) Il lago di Sorapiss

Se siete tra i camminatori, e siete giustamente in montagna per salire di quota, fare fatica, conquistarvi lo spettacolo della natura al suo meglio, siete le persone giuste a cui consigliare una passeggiata al rifugio Vandelli (1926 mslm). L’escursione è relativamente semplice e breve, ma decisamente appagante. Il laghetto di Sorapiss è uno spettacolo quasi fosforescente, di un azzurro che se non lo vedi dal vivo non ci credi. La posizione di rifugio e (poco più su) lago è spettacolare, al cospetto di un grandioso anfiteatro di crode. Per salire al Vandelli, si lascia la macchina oltre Cortina d’Ampezzo, sul passo Tre Croci.

3) Il lago del Mis

Scendiamo di quota, torniamo ai piedi del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. In una valle ormai deserta, selvaggia e d’estate freschissima, c’è uno dei luoghi più affascinanti della provincia di Belluno, tanto amato tra gli altri anche dallo scrittore Dino Buzzati. La Val del Mis ha una storia ricca di fughe partigiane, vecchi paesi in verticale, corse all’oro, terribili vendette… Oggi su tutto domina il gorgoglio delle acque che ballano lungo le magnifiche forre verde azzurro (i cadini) del Brenton e il fruscio costante della cascata della Soffia, mentre dall’alto i Monti del Sole se ne stanno immobili a vegliare su noi piccoli uomini in cerca di bellezza e refrigerio… Al Mis ci si arriva da sud, dal comune di Sospirolo, oppure dall’Agordino, scendendo dal comune di Gosaldo: scegliete la via che preferite, ma veniteci.

4) Il lago di Alleghe

Quello che oggi è un lago da cartolina, si è formato tragicamente alla fine del Settecento, in seguito a una impressionante frana staccatasi dal monte Spiz. In tre giorni la vallata di Alleghe è stata sommersa da un lago di più di trenta metri di profondità, che ha inghiottito prati e villaggi. Ora sulla superficie tremula dell’acqua si riflettono i colori del bosco, le case e le montagne tutte attorno, su su fino al cangiante organo di pietra del Civetta. Anche qui soffia spesso un venticello leggero che rende il lago ideale per un pomeriggio di windsurf, vela o kajak. Per i meno sportivi, Alleghe è uno specchio d’acqua da passeggio, o perfetto per un pigro scivolio in pedalò o barchetta a remi.

5) Il lago di Misurina

A più di 1750 metri sul livello del mare, il laghetto di Misurina è una delle mete più famose delle Dolomiti Bellunesi. A pochi minuti in macchina dalle magnifiche Tre Cime di Lavaredo, Misurina è probabilmente uno dei luoghi più fotografati della provincia, e in effetti il lago con riflesso di abeti-montagne imponenti-albergo da film è davvero scenografico. Poco lontano da qui c’è anche l’emozionante Monte Piana, teatro di dolore e massacri durante la Prima Guerra Mondiale, oggi meta di splendide passeggiate panoramiche. Se capitate a Misurina, procuratevi la leggenda del lago e leggetela al sole ai vostri bambini, con lo sguardo alto al monte Sorapis. Già che ci siete, abbracciate con lo sguardo anche il Cristallo e il Gruppo dei Cadini.

6) Il lago di Corlo

All’estremità sud della provincia, ecco un assaggio di Norvegia ai piedi delle Dolomiti. Il lago di Corlo si trova sotto Arsiè, all’ombra del Monte Grappa e a due passi dalla pianura trevigiana. Questo è un luogo di silenzi e bei paesi di montagna abbarbicati al sole, tutti da scoprire. L’ideale e pedalare lungo le rive e dentro i boschi tutto attorno al lago in mountain bike, o avventuravicisi nel mezzo – tra rocce aspre e anfratti – a bordo di una canoa. Per la sistemazione, i più spartani saranno ben felici di soggiornare in uno dei due campeggi sulle sponde a nord del lago.

7) Il lago di Federa

Quello di Federa è un lago d’alta quota (2038 mslm) situato in una posizione spettacolare, in fondo a una magnifica conca di prati ampi e scure crode rocciose. Sulle acque gelide del lago si affaccia il rifugio Palmieri, una delle mete preferite dai turisti che soggiornano a Cortina d’Ampezzo. Nonostante sia molto frequentato, vi consigliamo caldamente di non perdere l’occasione di andare a vederlo, magari salendo presto la mattina dal passo Giau, se avete tempo e gambe, per godervi la spianata dell’Alpe di Mondeval, i maestosi Lastoi de Formin, quindi la forcella Ambrizzola e la magnifica Croda da Lago, con lago e rifugio stretti stretti ai suoi piedi. Per i molto coraggiosi: nelle giornate caldissime d’agosto (non sono tante), c’è anche chi osa tuffarsi nelle acque gelide di Federa.

8) Lago di Auronzo

Auronzo è un paese strano, tutto in lungo, che dà su un grande lago artificiale, il lago di Santa Caterina. Le acque dalle mille sfumature e il silenzio che domina la valle invitano al relax più assoluto. Tra sessioni di pesca, biciclettate e passeggiate, ore al parco giochi, gite in canoa o kajak, la vacanza in Auronzo è tra le più riposanti che si possano fare, sulle Dolomiti. Per chi avesse voglia di esplorare anche i dintorni, verso Misurina c’è la bellissima foresta di Somadida, e risalendo la val Giralba (per i più allenati) si può pernottare al rifugio Carducci, per godersi uno dei cieli stellati più luminosi che abbiate mai visto.

9) Il lago delle Tose

In Cadore, oltre al grande lago artificiale, c’è un altro luogo d’acqua molto importante, Lagole. Lagole è un posto magico, abitato da fate, anguàne e folletti, che in epoca preromana è stato un luogo di culto di divinità guaritrici. Una vasta serie di reperti – oggi conservati al museo di Pieve di Cadore – testimoniano l’esistenza di un santuario paleo-veneto sviluppato tutto all’aperto e rinchiuso in un recinto sacro, tra grotte e polle d’acqua termale. Il lago delle Tose è un paradiso di cascatelle, odore di zolfo e vegetazione rigogliosa, ed è tutt’oggi molto frequentato dai giovani locali. Nei secoli, le acque di Lagole, ricche di ferro, sono state usate per curare ferite, dolori mestruali, infertilità…

10) Il lago che non t’aspetti

L’ultimo dei 10 laghi da non perdere, sulle Dolomiti Bellunesi, è quello inaspettato, che compare a sorpresa o a tradimento dopo ore di salita, incastonato in un paesaggio magnifico, al cospetto di questa o quella cima. È lo specchio d’acqua che vi dà una scusa inattaccabile per fermarvi, tirare il fiato e ammirarlo quanto basta, è la ricompensa liquida alle vostre fatiche, l’immagine indelebile che vi porterete a casa e a cui ripenserete col sorriso e un pizzico di nostalgia mentre vi affrettate tra i clacson, sull’asfalto liquido della vostra città a Ferragosto. Sulle Dolomiti Bellunesi, in sostanza, basta che cominciate a camminare, e prima o poi un lago ci arrivi.


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