C’è tempo fino al prossimo 30 aprile per partecipare al Premio Giornalistico Bayer, dal titolo “Emofilia, aspetti sociali e clinici. Obiettivo: migliorare la qualità di vita dei pazienti”.
Il Premio ha l’obiettivo di sensibilizzare i professionisti dell’informazione a divulgare la conoscenza dell’emofilia e creare awareness su una malattia rara.
L’iniziativa mira non solo a fare luce sull’emofilia, una patologia che solamente in Italia colpisce circa 4.000 persone, 30.000 in Europa, 400.000 nel mondo, ma anche e soprattutto a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli aspetti clinici e sociali della patologia.
Il Premio Giornalistico sottolinea l’importanza di dare informazioni corrette e complete sugli ultimi progressi raggiunti nel settore dell’emofilia: ecco che, allora, diventano fondamentali la profilassi, le diverse possibilità di cura a disposizione del paziente, la sicurezza dei trattamenti, attuali e futuri.
Fanno parte della giuria:
· Francesco Brancati, Presidente Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione (UNAMSI)
· Andrea Buzzi, Presidente Fondazione Paracelso
· Cristina Cassone, Presidente Federazione Associazioni Emofilici (FedEmo)
· Daniele Rosa, Direttore della Comunicazione Bayer
· Giovanni Di Minno, Presidente Associazione Italiana Centri Emofilia (AICE)
· Mattia Motta, componente Segreteria Federazione Nazionale della Stampa (FNSI)
Saranno considerati idonei a partecipare al Premio giornalistico Bayer i lavori riguardanti:
· L’emofilia: dai sintomi alla diagnosi, dall’impatto clinico a quello sociale
· L’importanza della profilassi per il trattamento di episodi emorragici
· La sicurezza come elemento fondamentale nel trattamento
· Le opzioni terapeutiche disponibili e qualità di vita
· Le strutture d’eccellenza nella cura dell’emofilia
· I benefici dello sport nei pazienti emofilici
· I trattamenti futuri per gli adulti e per i bambini
Possono concorrere al Premio Bayer i giornalisti autori di articoli su quotidiani, periodici, testate online, blog o di servizi radiotelevisivi. I contributi candidati dovranno essere stati pubblicati o trasmessi tra il 1° febbraio 2016 ed il 30 aprile 2017 e dovranno trattare tematiche relative all’emofilia, ai sintomi, alla diagnosi, allo stato dell’arte della ricerca, all’impatto clinico e sociale, ai nuovi trattamenti al servizio del paziente emofilico e a tutti quegli aspetti che riguardano la sua qualità di vita. Nel caso di contributi pubblicati su testate online e blog saranno prese in considerazione solo le opere pubblicate con data visibile e che rimarranno online per tutto il periodo della manifestazione.
Il Premio prevede la suddivisione dei partecipanti in tre categorie:
· Quotidiani e periodici (settimanali, mensili, quattordicinali, quindicinali, bimestrali, trimestrali e allegati salute dei quotidiani)
· Radio e tv
· Testate Online (inclusi i blog)
I vincitori riceveranno una somma pari a 2.500 euro ciascuno e dovranno partecipare personalmente alla cerimonia di premiazione che avrà luogo a Milano il 12 giugno 2017.
A proposito di Emofilia A
L’emofilia colpisce circa 400.000 persone nel mondo ed è una patologia principalmente ereditaria in cui una delle proteine necessarie per la formazione dei coaguli di sangue è mancante o carente. L’emofilia A è il tipo di emofilia più comune; in questo caso è assente o presente in quantità ridotta il fattore VIII. L’emofilia A colpisce 1 persona su 10.000, per un totale di più di 30.000 persone in Europa. Nel tempo, l’emofilia A a causa di sanguinamenti continui o spontanei, specialmente nei muscoli, nelle articolazioni o negli organi interni può portare a quadri di artropatia invalidanti.