La pressione bassa nella mezza età può causare la demenza

Le crisi ipotensione ortostatica nella mezza età possono essere associate ad un aumentato rischio di demenza, più tardi nella vita, secondo alcuni scienziati degli Stati Uniti.

I ricercatori ritengono che la diminuzione transitoria della pressione sanguigna quando una persona si alza improvvisamente da una posizione seduta, causi danni a lungo termine al cervello,forse riducendo la circolazione del sangue in questo organo.

“Anche se gli episodi di ipotensione ortostatica hanno durata molto breve, essi possono avere effetti a lungo termine” hanno detto gli scienziati della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora.

Il nuovo studio, presentato in occasione di una riunione annuale, a Portland, in Oregon, ha coinvolto 11 503 volontari, dell’età media di 54 anni.

I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di sdraiarsi per 20 minuti e poi di alzarsi e misurare la loro pressione sanguigna.

Circa il 6% dei volontari ha avuto problemi di ipotensione ortostatica, ha detto il dottor Rawlings alla conferenza, organizzata dall’American Heart Association (AHA).

I ricercatori hanno seguito il corso della salute dei volontari per 20 anni e hanno scoperto che i volontari che avevano avuto crisi di ipotensione ortostatica nella mezza età avevano avuto il 40% in più probabilità di sviluppare la demenza, passati i 70 anni.

“L’identificazione dei fattori di rischio per il declino cognitivo e la demenza è importante per capire il corso della malattia e trovare il modo di proteggere da questo”, ha detto il dottor Rawlings.

L’ipotensione ortostatica consiste in un brusco calo della pressione sanguigna in seguito all’improvviso passaggio dalla posizione seduta o sdraiata a quella in piedi, con una diminuzione della pressione sistolica di almeno 20 millimetri di mercurio (mmHg) e della pressione diastolica di almeno 10 mmHg.


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