Trump: gli Usa saranno un esempio che splende

E’ un’America che conoscevamo poco quella per cui ha promesso di battersi Donald Trump, quando ha fatto il suo primo discorso da Presidente, dopo il giuramento come 45esimo leader Usa.

Un piccolo gruppo ha protetto se stesso, ma non i cittadini. Le loro vittorie non sono state le vostre vittorie. E mentre nella capitale festeggiavano, le fabbriche chiudevano, ha detto Trump, assicurando che con la sua presidenza si stava trasferendo il potere da Washington al popolo.

Della scollatura esistente tra un gruppo di ricchi e un ceto medio sempre più povero, i giornali mainstream americani e del mondo ci avevano poco parlato. Il tema era stato trattato di sfuggita, quasi fosse poco interessante. Ed evidentemente non era interessante per il sistema, un sistema non solo americano, ma mondiale, che tende a concentrare la ricchezza in poche mani.

Se Trump sembrava stravolto quando ha giurato. I lineamenti duri, il volto tirato che faceva fatica a reprimere la commozione, il tycoon  si è poi disteso ed ha ritrovato la solita verve quando ha parlato. Un discorso breve più breve di quello che fanno i presidenti Usa, in occasione del loro insediamento.

Se le politiche annunciate da Trump non fanno sperare in nulla di buono per l’America e per il mondo, sicuramente il magnate ha scoperchiato una situazione e posto il dito su una piaga esistente non solo negli Usa, ma anche in vari altri paesi del mondo.

Per molti decenni, abbiamo arricchito l’industria straniera a scapito dell’industria degli Stati Uniti, abbiamo difeso i confini di altre nazioni e non i nostri. Da oggi ci sarà una nuova visione.

Abbiamo arricchito altri paesi mentre ricchezza, la forza e la fiducia del nostro paese si dissipava oltre l’orizzonte, ha detto Trump.

Cercheremo l’amicizia con le nazioni del mondo, ma con la consapevolezza che è diritto di ogni nazione mettere i propri interessi davanti a tutto, ha assicurato il tycoon.

Noi non sappiamo se sia la via, se il protezionismo possa essere una soluzione per i problemi americani e del mondo. Magari potrà esserlo in un breve periodo.

Ora che il magnate ha scoperto un tappo sarebbe necessaria un’area di maggiore respiro, per una soluzione dei problemi non solo dell’America, ma del mondo, in un contesto di disparità economica e di instabilità sociale planetaria, mai visti prima, che non potranno essere senza gravi conseguenze future.

A noi è piaciuta una cosa, a cui i grandi gruppi editoriali non stanno dando rilievo. Ci è piaciuto quando Trump ha detto che gli Usa non vogliono imporre la loro visione delle cose al mondo, semmai vogliono essere un esempio che splende e che è da imitare.

Speriamo.

Resta da capire come mai Trump non individui nelle energie rinnovabili nuove fonti di lavoro e di investimento. Il negazionismo del riscaldamento globale da parte di alcuni membri dello staff di Trump, onestamente, ci preoccupa, come ci preoccupano i disastri meteoreologici che potrebbero succhiare soldi all’America e al mondo, oltre a fare vittime e a produrre sconvolgimenti. Speriamo che quella Bibbia e quella religione che pure Trump ha citato finiscano per ispirare il controverso e contraddittorio magnate.

Paola Ort.


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