Artrite reumatoide: è bene prenderla in tempo

L’artrite reumatoide è una malattia cronica, che oltre alla infiammazione delle articolazioni, può causare problemi agli organi come occhi, polmoni, cuore o reni.

Fa parte delle patologie autoimmuni. Ha una causa ancora ignota, in cui il principale bersaglio è la membrana sinoviale, il cui buon funzionamento è necessario  per la lubrificazione e il nutrimento della cartilagine articolare.

La malattia provoca dolore, tumefazione e rigidità articolare con limitazione del movimento e della funzione delle articolazioni colpite.

Tra i sintomi più comuni della malattia, ci sono malessere, stanchezza, febbre, limitazioni nel lavoro o nello svolgere le attività quotidiane

L’infiammazione che causa l’artrite reumatoide, se non presa in tempo, continua ad aumentare e danneggia irreversibilmente le articolazioni, provocando deformità e disabilità, oltre a diminuire anche la speranza di vita.

L’infiammazione può svilupparsi e riguardare anche vari organi interni, come i polmoni, i reni, il cuore, il sistema nervoso.

La patologia più frequentemente colpisce le donne e si sviluppa normalmente tra i 30 e i 50 anni. E’ una malattia progressiva, che può iniziare in modo lieve  per poi peggiorare e causare altri danni, oltre a provocare irreparabili deformità alle articolazioni colpite.

L’impatto dell’artrite reumatoide sul benessere emotivo dei pazienti è pure alto, i pazienti spesso sviluppano ansia e depressione.

All’interno delle lesioni che causano artrite reumatoide del sistema neurologico, il più comune è la sindrome del tunnel carpale.

L’artrite reumatoide colpisce l’1% della popolazione mondiale e se non curata correttamente è altamente invalidante.

I trattamenti medici correnti e la diagnosi precoce permettono al paziente di avere una vita praticamente normale dopo la diagnosi.

La terapia si avvale di farmaci antinfiammatori non steroidei, come ibuprofene, naprossene, diclofenac, ketoprofene, celecoxib, etoricoxib…e di altri farmaci, nei casi più resistenti.

Oltre al trattamento con i medicinali prescritti e il controllo medico costante, è necessario che i pazienti riducano lo stress, non fumino, adottino una dieta sana e facciano attività fisica.


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