Il SuperVulcano dei Campi Flegrei potrebbe avvicinarsi al punto massimo di ripresa dell’attività vulcanica.
Lo dice un studio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), fatto in collaborazione con l’Università di Palermo, l’Università Roma Tre e l’Université de Savoie Mont Blanc a Chambery, in Francia e pubblicato sulla rivista ‘Nature’.
I ricercatori italiani e francesi hanno identificato una soglia di pressione durante il processo di risalita del magma nella crosta, raggiunta la quale, un “risveglio” (unrest) vulcanico potrebbe evolvere verso una condizione “critica” con il rilascio di fluidi e gas naturale dieci volte maggiore.
I ricercatori non possono prevedere una data esatta di una possibile eruzione, mentre circa 500.000 persone vivono vicino al vecchio cratere.
Nel 2012, le autorità avevano rilasciato un avviso con codice giallo per segnalare la necessità di un monitoraggio scientifico attivo del vulcano.
Da allora il livello di attività vulcanica si è intensificato, aumentando il rischio di un’eruzione.
Giovanni Chiodini, dirigente di ricerca INGV e coordinatore del lavoro, ha detto, come in genere avviene per i sismi, che è impossibile dire se e quando i Campi Flegrei potrebbero risvegliarsi.