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Hiv: se ci si cura in tempo non si è più contagiosi

Giovedì 1 dicembre è la Giornata mondiale dell’Aids. C’è sempre bisogno di sensibilizzare su questa terribile condizione, in un contesto in cui, quasi la metà dei contagi da Hiv è diagnosticato troppo tardi, mentre con un tempestivo trattamento riuscito il virus non è più rilevabile nel sangue e non è più trasferibile agli altri.

Le persone sieropositive non sono più contagiose se seguono regolarmente una terapia antiretrovirale e non sono affette da altre infezioni sessualmente trasmissibili. Possono quindi avere rapporti sessuali non protetti senza timore di contagiare il proprio partner e avere anche dei figli sani. L’importante è prendere le medicine.

Se un infettato dall’Hiv si cura in tempo, può avere una vita normale.

Il test dell’Hiv dovrebbe essere comune, come misurare la pressione sanguigna.

Purtroppo. le persone con Hiv spesso hanno ancora a che fare con la paura degli altri, che temono di contagiarsi se baciano qualcuno o bevono nello stesso bicchiere di un sieropositivo.

I risultati di un grande internazionale, fatto quest’anno su 1100 coppie etero e gay, in cui uno aveva l’Hiv e l’altro no, ha trovato che quasi 60.000 volte i sieropositivi in cura hanno fatto sesso senza preservativo. Nessuno dei partner senza Hiv è stato contagiato.

Secondo il sito aids.ch per non essere più contagiosi e non aver più bisogno del preservativo si deve seguire sistematicamente la terapia antiretrovirale, controllando regolarmente l’efficacia del trattamento. La quantità di virus nel sangue e nello sperma deve risultare sotto la soglia di rilevabilità da almeno sei mesi e non devono essere presenti altre infezioni sessualmente trasmissibili.

A queste condizioni una coppia fissa, composta da una persona sieropositiva e una sieronegativa, può decidere di comune accordo e dopo aver consultato uno specialista di rinunciare al preservativo.

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