Fidel Castro: un ruolo fondamentale sulla scena mondiale

L’ex leader cubano Fidel Castro è scomparso all’età di 90 anni, venerdì, 25 novembre, alle 22:29, ora locale, a Cuba.

Lo ha reso noto suo fratello, il presidente del Paese Raúl Castro, che solo 10 giorni fa, il 15 novembre, era stato in grado di vedere il leader politico in buone condizioni mentre posava per una foto con il Presidente del Viet Nam, Tran Dai Quang.

Il 13 agosto 2015 quando aveva compiuto 89 anni, il leader maximo aveva incontrato i presidenti del Venezuela, Nicolás Maduro e della Bolivia, Evo Morales. Era stato l’ultimo incontro pubblico.

I resti dell’ex leader della rivoluzione cubana saranno cremati, secondo la sua volontà.

Amato o odiato, Castro ha giocato un ruolo fondamentale sulla scena mondiale per gran parte del XX secolo, da quando aveva sconfitto all’Havana il dittatore, Fulgencio Batista, fuggito dall’isola il 1° gennaio 1959.

Dopo 47 anni di governo, il comandante Fidel Castro ha passato l’ultimo decennio della sua vita dedicandosi alla scrittura e a ricevere le personalità che avevano visitato l’isola oltre ad analizzare, dal suo punto di vista, egli eventi mondiali.

Il leader storico della rivoluzione cubana si era ritirato dal potere nel 2006 a causa di una grave malattia e aveva delegato il comando del Paese al fratello Raul.

Da allora, Castro ha mantenuto un basso profilo pubblico con sporadiche apparizioni in pubblico.

Nato il 13 agosto 1926 a Biran, Fidel era il terzo dei sette figli nati dal secondo matrimonio di Angel Castro, un emigrante della Galizia che aveva fatto fortuna all’ombra delle multinazionali americane.

Una volta salito al potere il leader maximo aveva creato un proprio modello di comunismo caraibico, alimentato dall’eredità dall’eroe José Martí e basato sul marxismo-leninismo.

Fidel amava dire della sua vicenda politica:  “se mi condannate, non mi interessa, la storia mi assolverà”.


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