Clima: da Marrakech l’auspicio che Donald Trump capisca

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha espresso la speranza che il futuro presidente Usa, Donald Trump, “capisca l’urgenza” dell’azione contro il riscaldamento globale, in occasione della Conferenza sul clima di Marrakech.

Ban si è detto “convinto” che il futuro Presidente Usa “prenderà una saggia decisione” e capirà che le forze di mercato stanno già agendo per spingere l’economia mondiale verso le energie più pulite, lontane dai combustibili fossili.

Quasi 180 autorità, tra capi di stato e ministri, dei paesi firmatari dell’accordo di Parigi, partecipano martedì e mercoledì alla Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, la COP 22, una settimana dopo l’elezione di Donald Trump.

Il magnate di New York, che durante la sua campagna elettorale aveva definito il riscaldamento globale una “bufala” frutto di una cospirazione cinese, ha promesso di “annullare” l’accordo di Parigi e di spingere la produzione statunitense di carbone. Poi, non ha ancora detto nulla su questo argomento, dalla sua elezione.

La comunità internazionale si è impegnata a limitare l’aumento del riscaldamento globale.

Il presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha recentemente detto che il suo successore Donald Trump è un “pragmatico” e avrà difficoltà a smantellare gli storici accordi, che funzionano, firmati dagli Stati Uniti sul programma nucleare iraniano e sul clima.

Intanto, l’anno 2016 dovrebbe segnare un nuovo record con una temperatura media globale superiore circa 1,2 ° C rispetto al livello dell’era pre-industriale, come ha annunciato lunedì l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO).

(Fonti Afp e Reuters)


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