Il pesante impatto delle malattie neurologiche sulla spesa sanitaria

Le malattie neurologiche in Italia e non solo hanno un pesante impatto sulla spesa sanitaria. Potenziare l’organizzazione assistenziale attraverso un’azione integrata tra Specialisti ospedalieri, del territorio e MMG per l’assistenza e la cura di pazienti affetti da patologie neurologiche. Questo è stato uno dei temi al centro del simposio “Organizzazione dell’assistenza neurologica” che si è svolto in occasione del 47° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia (SIN) in corso a Venezia.

Le malattie neurologiche sono caratterizzate da un elevato tasso di prevalenza e da un pesante impatto in termini di disabilità.

L’Italia, Paese in cui gli ultrasessantenni costituiscono quasi un quarto della popolazione, si colloca ai primi posti relativamente al peso di queste patologie. Inoltre, il gap di spesa sanitaria ha già largamente superato il 30% rispetto agli altri Paesi dell’Europa occidentale continuando a crescere ad un ritmo del 2-3% annuo.

In queste condizioni, mantenere il servizio sanitario sui livelli assistenziali di altri Paesi occidentali diventa una sfida importante.

A richiedere necessariamente una differente allocazione delle risorse, con un riorientamento verso l’assistenza territoriale e la prevenzione, è soprattutto il grande impatto che la Spending Review ha avuto nel nostro Paese. In questo contesto, un ruolo cruciale è svolto dal sistema regionale. In tal senso, appare necessaria una verifica regionale delle Reti di Patologia con particolare riferimento a quella neurologica; una gestione delle Reti di Patologia con focus neurologico; un’analisi dei casi trattati per un controllo globale della gestione della Rete; la validazione del modello “Hub and Spoke” in campo neurologico.

A richiamare l’attenzione dei massimi esperti in neurologia è l’Enhanced Chronic Care Model caratterizzato dall’integrazione tra il team multiprofessionale (NCP, Case della salute e Specialisti Neurologi), la comunità locale e tutti gli interlocutori coinvolti nella presa in carico globale del paziente e fortemente orientato all’empowerment in un modello patient ­centered. In questo contesto, il MMG riveste il ruolo di care manager, quando supportato da competenze neurologiche, diventando riferimento anche per l’attivazione dell’assistenza domiciliare, degli interventi palliativi e dei servizi sociali.

Il modello recepisce e soddisfa i bisogni a livello territoriale, promuove l’appropriatezza del ricorso all’offerta ospedaliera ed esalta l’integrazione professionale, nonché la collaborazione interaziendale.


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