Giappone: i limuli stanno morendo

Quasi 500 granchi a ferro di cavallo sono stati trovati morti sulla spiagge meridionali del Giappone vicino a Kitakyushu.

Le creature vengono ogni anno a deporre le uova, e alcune muoiono normalmente.

Ma gli ambientalisti quest’anno hanno detto che fino a 10 granchi sono morti ogni giorno, un numero otto volte superiore al normale.

Questi animali sono classificati come una specie in pericolo in Giappone, dove loro habitat sta per essere distrutto.

Gli esperti accusano gli effetti del riscaldamento globale, che causa la mancanza di posti adatti per deporre le uova e le malattie, come cause possibili per il crollo del numero dei granchi.

I granchi a ferro di cavallo sono una delle creature più antiche del mondo e sono apprezzati per il loro sangue blu.

Essi non sono dei veri e propri granchi, essendo più strettamente imparentati con i ragni e gli scorpioni.

Gli scienziati hanno raccolto il sangue blu dei granchi a ferro di cavallo dal 1970 per testare la sterilità di attrezzature mediche e i farmaci per via endovenosa.

Il sangue di questi animali si coagula intorno a piccole quantità di batteri, immobilizzando gli agenti patogeni.

Il nome scientifico dell’animale è Limulus polyphemus. Detto in italiano limulo, il granchio è un essere semplice e primitivo è in grado di riconoscere efficacemente i lipopolisaccaridi presenti sulla parete dei batteri Gram negativi ed eliminare questi ultimi racchiudendoli in un coagulo.

Ha anche la capacità di individuare le cellule tumorali e per questo viene spesso utilizzato nelle ricerche in ambito Oncologico.

Diversi peptidi isolati dagli emociti di limulo si sono dimostrati, inoltre, nei test in vitro, in grado di inibire la proliferazione del virus dell’HIV.


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