Terremoto in Centro Italia: bilancio sempre più tragico

AGGIORNAMENTO: Sono ormai 241 i morti provocati dal terremoto di mercoledì, che ha colpito Lazio, Umbria e Marche. I feriti sono circa 270, mentre la Protezione civile non esclude che il numero delle vittime possa superare quello del sisma de L’Aquila (309 morti).

Intanto, mentre continua il lavoro dei soccorritori, la terra continua tremare. Anche alle 14.36 di giovedì c’è stata una scossa di magnitudo 4.3.

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E’ sempre più tragico il bilancio delle vittime fatte dal sisma che nella notte di mercoledì ha colpito il Centro Italia, distruggendo in particolare tre paesi: Amatrice e Accumoli, nel Lazio, e Pescara del Tronto, frazione del comune di Arquata del Tronto, nelle Marche.

Ormai si parla  di quasi 160 morti, di altrettanti feriti e di un centinaio di dispersi, in un contesto di paesini in cui la popolazione in estate è 10 volte più del solito per via del turismo.

Gli sfollati sono migliaia.

Secondo l’ ultimo bilancio diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile ammonta a 159 il numero dei morti accertati.

Ieri, a metà pomeriggio, Immacolata Postiglione, responsabile del Dipartimento di emergenza della Protezione civile, parlava di 73 morti, ma le scosse si sono succedute e i soccorritori hanno continuato a scavare trovando nuovi cadaveri, mentre anche tra i feriti c’è chi non ce l’ha fatta.

La scossa principale del sisma era stata avvertita mercoledì, alle 03:36 della notte. Dopo, sono susseguite più di 300 scosse, alcune molto forti, come quelle di magnitudo 5.4 alle 4,33 di mercoledì, quella di magnitudo 4,7, poco dopo le 14, e quella delle 19, 45, sempre di mercoledì.


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