Meditare fa bene: lo dice anche la scienza

Meditare fa bene, allevia ansia e stress, potenzia le capacità cerebrali. Quello che gli antichi saggi sapevano da sempre ora è stato anche dimostrato dalla scienza.

Degli studi condotti presso il Massachusetts General Hospital,  fin dal gennaio 2011, hanno mostrato che un programma di meditazione mindfulness di otto settimane ha dato luogo a cambiamenti misurabili nelle regioni del cervello connesse con la memoria, il senso di sé, l’empatia e lo stress.

Solo di recente stiamo cominciando a capire perchè la meditazione produce tali risultati. Precedenti studi avevano trovato differenze strutturali tra cervelli dei meditatori esperti e quelli delle altre persone, dice lo studio.

Gli scienziati hanno trovato, tramite la risonanza magnetica, che c’era un ispessimento della corteccia cerebrale nelle aree connesse con l’attenzione e l’integrazione emotiva delle persone abituate a meditare.

Lo studio ha riguardato la struttura del cervello di 16 partecipanti che sono stati sottoposti a risonanza magnetica due settimane prima e due settimane dopo che avevano preso parte a un programma di meditazione nel centro dell’Università del Massachusetts.

Un insieme di immagini del cervello con risonanza sono state anche prese in un gruppo di controllo di non meditanti, in un intervallo di tempo simile.

I ricercatori hanno trovato che la densità della materia grigia era aumentata nell’ippocampo, conosciuto per essere una importante zona per l’apprendimento e la memoria, e nelle strutture associate con la consapevolezza di sé, la compostezza e l’introspezione.

I partecipanti hanno avuto anche cambiamenti collegati con la densità della materia grigia in un’altra zona del cervello chiamata amigdala, che è conosciuta per svolgere un ruolo importante nell’ansia e nello stress.

Nessuno di questi cambiamenti è stato registrato nel gruppo di controllo.

Mindfulness è una tecnica di meditazione che si incentra sull’essere semplicemente concentrati su ciò che sta accadendo dentro la propria mente senza giudizio, analisi o discussioni.

Per Jon Kabat-Zinn significa “prestare attenzione, ma in un modo particolare, con intenzione, al momento presente, in modo non giudicante.

Probabilmente i cambiamenti cerebrali avvengono anche con altri tipi di meditazione.


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