La resistenza agli antibiotici farà 10mila vittime entro il 2050

Dieci milioni di persone all’anno, una ogni tre secondi, potrebbero morire a causa della resistenza agli antibiotici entro il 2050, secondo un rapporto britannico, commissionato dal Governo del Paese.

L’economista Jim O’Neill ha sottolineato che è necessario un intervento urgente per impedire il ritorno della medicina al Medioevo.

“Dobbiamo farne una priorità per tutti i capi di stato”, ha detto Jim O’Neill, proponendo una serie di misure da attuare.

Il suo rapporto chiede un drastico cambiamento nel modo di utilizzare gli antibiotici, il cui uso eccessivo e l’abuso promuovono la resistenza dei “superbatteri”.

Raccomanda il lancio di una vasta campagna di sensibilizzazione del pubblico, in gran parte “ignorante” di rischi.

Chiede che si stabilisca un fondo di ricerca di 2 miliardi di dollari e di ridurre l’uso degli antibiotici in zootecnia, premiando i laboratori che svilupperanno un nuovo antibiotico, attraverso un premio pari a un miliardo di dollari.

“Dobbiamo smettere di prendere gli antibiotici come fossero caramelle”, ha ancora detto Jim O’Neill.

Dall’inizio del lancio dello studio a metà del 2014, più di un milione di persone sono morte a causa di un’infezione correlata alla resistenza agli antibiotici, dice il rapporto.

Il bilancio potrebbe aumentare di circa 10 milioni di morti all’anno entro il 2050, con numeri superiori a quelli del cancro di oggi, e costare fino a 100.000 miliardi di dollari all’economia globale.

La resistenza agli antibiotici si verifica quando i batteri si evolvono e diventano resistenti ai medicinali usati per trattare le infezioni.


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