Paziente morto a Posilippo dopo intervento estetico

L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, dopo che un paziente è morto a Napoli in seguito a un intervento estetico, dice che non bisogna “mai sottovalutare gli interventi di medicina estetica”, consigliando di rivolgersi sempre a dei professionisti.

L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) – dice una nota stampa – prende posizione in merito alla vicenda dell’uomo di 65 anni operato di laserliposi per rimuovere il grasso in eccesso in un centro estetico di Posilippo a Napoli e deceduto 20 giorni dopo l’intervento.

“Pur con tutte le incertezze di un caso ancora aperto su cui indagherà la Procura per fare chiarezza sulle responsabilità, ci sono alcuni punti che vogliamo sottolineare”, ha affermato Aicpe.

«La laserlipolisi viene frequentemente pubblicizzata come un intervento di medicina estetica quindi pressoché privo di rischi: questo non è vero. Sottoporre un paziente a un intervento di laserlipolisi, anziché di liposuzione, non è così diverso: nel primo caso si utilizzano sonde che bruciano il grasso, nel secondo delle cannule che lo aspirano. I principi di sterilità da rispettare sono gli stessi. E così lo sono gli altri principi che regolano la professione medica: non si sottopone a un intervento di tipo estetico un paziente con un quadro clinico fortemente compromesso. In questo caso, l’uomo risultava affetto da cirrosi epatica Hcv correlata e nessuno specialista preparato e di buon senso avrebbe sottoposto questo paziente ad alcun tipo di intervento. È importante rivolgersi sempre a medici qualificati: come ripetiamo da tempo, consigliamo ai pazienti di verificare la preparazione dello specialista a cui ci si rivolge. Se per legge basta una laurea in medicina e chirurgia per eseguire qualsiasi tipo di intervento, è chiaro che uno specialista ha più competenze per farlo. Purtroppo ci sono persone che operano senza le basi della professione medica».


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