I cambiamenti climatici e l’aria inquinata sono le due più grandi minacce per la salute pubblica in Europa e nell’Asia centrale, secondo la sesta relazione dalla Commissione economica dell’ONU per l’Europa (UNECE) e del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP).
Il rapporto, pubblicato in occasione della conferenza sul clima, che dall’8 e fino a 10 giugno si è svolta nella città georgiana di Batumiju, include raccomandazioni ai governi e agli altri attori globali, tra cui quella di aumentare la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili, riducendo l’uso dei fertilizzanti e delle sostanze chimiche inquinanti, anche migliorando la regolamentazione legislativa sulla protezione del suolo.
La relazione mette in guardia sulla continua degradazione dell’ecosistema e sulla perdita della biodiversità nella regione eurasiatica e sull’uso dei veicoli a motore in alcuni paesi dell’UE, che portano a livelli elevati di inquinamento da impianti industriali.
L’aria inquinata è una delle principali cause di morte prematura, a cui è esposto il 95% della popolazione urbana nei paesi dell’UE, ha detto la relazione.
Gli autori della relazione hanno anche avvertito sul pericolo crescente proveniente dai cambiamenti climatici e dalle loro conseguenze per l’ambiente e la salute umana.
Inondazioni, temperature estreme, riduzione della produzione agricola e aumento delle malattie causate da acqua contaminata e cibo sono preoccupanti.
La riduzione della biodiversità e il degrado degli ecosistemi a causa della rapida urbanizzazione è particolarmente pronunciata nell’Europa orientale e occidentale, mentre lo è leggermente meno nelle parti centrali dei paesi del continente.
Gli stati membri dell’UE a causa di un uso eccessivo di prodotti chimici ogni giorno stanno perdendo 275 ettari di terreno coltivabile, cosa che incide negativamente sulla salute della popolazione, secondo il rapporto.