La rosa che non appassisce

Monsanto, il gigante di biotecnologia ha inoltrato una domanda di brevetto per un nuovo metodo che impedirebbe a rose, garofani e petunie di appassire, una volta recisi.

Il gigante della biotecnologia, oggetto di massicce proteste e critiche in tutto il mondo, per i suoi prodotti che nuocciono alla salute e al pianeta, ha presentato all’US Patent & Trademark Office la richiesta di brevetto “Compositions and Methods for Delaying Senescence in Cut Flower”.

A differenza di un OGM (organismo geneticamente modificato) o di una pianta il cui genoma è stato cambiato in modo permanente, il nuovo approccio implica la modifica temporanea della funzione di uno specifico gene delle piante, che si ottiene spruzzandolo con molecole di RNA, dice  Antonio Regalado sulla rivista ‘MIT Technology Review’.

Queste molecole intercettano la capacità di fiori recisi di produrre etilene, un gas inodore, noto come “ormone dell’invecchiamento”.

Monsanto avrebbe già bloccato la produzione dell’ormone nelle rose che sono state messe in vasi con acqua e molecole di RNA.

L’industria dei fiori potrebbe utilizzare queste nuove idee per ridurre i “costi ambientali” come l’invio di fiori tramite il trasporto aereo.


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