La Polonia chiede ancora che Roman Polanski sia estradato negli Usa

Il governo della Polonia ha annunciato questa settimana che farà ricorso per estradare il regista Roman Polanski negli Stati Uniti, dove è ricercato poiché deve scontare una pena per aver avuto rapporti sessuali con un minorenne nel 1977.

Il ministro della giustizia e procuratore generale di Polonia, Zbigniew Ziobro, ha detto che cercherà di promuovere un nuovo processo per la consegna alle autorità americane di Polanski condannato per aver abusato di una minorenne di 13 anni.

Ziobro, ha chiesto il capovolgimento della sentenza, emessa dalla Corte suprema nell’ottobre dello scorso anno, che vieta l’estradizione del regista.

Ziobro sostiene che lo status di celebrità di Polanski lo ha protetto dalla giustizia.

Polanski, che ha la nazionalità francese, attualmente risiede a Parigi e dal momento che la Francia non ha alcun accordo sull’estradizione con gli Stati Uniti, ha portato avanti una battaglia legale per quasi 40 anni, con il governo Usa.

Il 30 ottobre 2015, la Corte di Cracovia aveva rifiutato l’estradizione di Roman Polanski.

Ma ora, Ziobro ha detto che sarà presentato un ricorso contro la sentenza della Corte suprema.

“Per noi non è una sorpresa. Ce lo aspettavamo. L’onorevole Ziobro aveva già detto qualche tempo fa che avrebbe fatto così”, ha spiegato Jerzy Catozzi, uno degli avvocati del regista.

Roman Polanski è un regista cinematografico polacco, di famiglia ebrea, nato, però, a Parigi.


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