I Millennial lavoreranno tutta la vita?

Li chiamano Millennial Generation, Generazione Y, Generation Next o Net Generation, Fanno parte della generazione del nuovo millennio. Nati tra la fine degli anni Ottanta nel mondo occidentale hanno familiarità con la comunicazione, i media e le tecnologie digitali. Purtroppo nelle economie occidentali hanno una situazione che li costringe a lorare più che la generazione precedente.

E’ quello che emerge dal primo paper della ricerca “Millennial Careers: 2020 Vision” di ManpowerGroup che  si è proposta di  comprendere le aspirazioni
attuali e future della Generazione Y e aiutare le persone e le aziende ad avere successo in questo nuovo mondo del lavoro. 
 
Secondo il report di ManpowerGroup, i Millennial si preparano a correre l’ultramaratona delle carriere prevedendo alcune soste lungo la strada. Per loro sono prioritarie la sicurezza dell’impiego e la possibilità di affrontare nuove sfide e dedicarsi a nuovi tipi di lavoro. 

Basato su uno studio internazionale che ha preso in esame 19.000 Millennial provenienti da 25 Paesi, il report fornisce consigli pratici per aiutare i datori di lavoro a ripensare le loro pratiche volte ad attrarre, mantenere e favorire lo sviluppo dei lavoratori di oggi.

  “I Millennial hanno un tasso di scolarizzazione e di esposizione a stimoli che non si è mai visto nella storia – ha affermato Stefano Scabbio, Presidente per l’Europa Orientale e l’Area Mediterranea di ManpowerGroup – Stiamo parlando di persone che vivono i social network in maniera naturale, e per le quali aggregarsi, imparare dagli altri, lavorare per progetti, avere un equilibrio tra lavoro e vita privata rappresenta una cosa naturale”.

Dal report è emerso che:

● più della metà dei Millennial prevede di lavorare fin dopo i 65 anni di età; il 27% prevede di lavorare anche oltre i 70 anni e il 12% dichiara che probabilmente lavorerà fino alla morte. In Giappone, questa cifra è  superiore a un terzo.

● i Millennial stanno lavorando più a lungo e più duramente rispetto alle generazioni precedenti. L’84% dei millennial prevede inoltre di interrompere temporaneamente l’attività lavorativa per un periodo superiore a quattro settimane. Anche se è probabile che le donne interrompano l’attività lavorativa per dedicarsi alla cura degli altri, (bambini, anziani, ecc.) tanto gli uomini quanto le donne danno la priorità alle interruzioni dell’attività lavorativa per
dedicarsi ad attività ricreative.

● i Millennial sono lieti di sconvolgere ed essere “sconvolti” da nuovi modi di lavorare. Anche se quasi tre quarti dei Millennial oggi ha un lavoro a tempo pieno, oltre la metà dichiara di essere pronta ad adottare nuove modalità di lavoro in futuro: freelance, lavoro occasionale o carriera basati su diverse attività lavorative. A livello globale, il 34% sta prendendo in considerazione il lavoro autonomo.

● il 93% dei Millennial desidera dedicare il proprio tempo e/o denaro alla formazione. Il report mette in evidenza la correlazione positiva tra il successo
nella carriera delle persone—essere più istruito, più preparato per il mondo del lavoro e meglio pagato—e la capacità e il desiderio di apprendere.

Questo è il primo dei tre report che ManpowerGroup renderà pubblici nel corso del 2016 dedicati ai Millennial nel mondo del lavoro.
I due studi successivi si concentreranno rispettivamente sulla ridefinizione della formazione, lo sviluppo delle abilità e le nuove strategie per
gestire i Millennial, offrendo consigli pratici per attrarre, mantenere e sviluppare i talenti di domani.


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