Anche la lunghezza del naso dipende dai geni

Un recente studio condotto dalla University College di Londra ha identificato i geni responsabili della forma del naso umano.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, suggerisce che la larghezza e la  punta del naso umano sono influenzate da quattro geni differenti di cui ciascuno svolge un ruolo fondamentale nel plasmare l’organo olfattivo.

Per lo studio, i ricercatori hanno esaminato più di 6.000 persone di Colombia, Perù, Brasile, Cile e Messico. Hanno poi scelto 5.958 individui per lo studio, il 50 per cento appartenenti al patrimonio europeo misto, il 45 per cento nativi americani e il restante 5 per cento di ascendenza africana.

Tutti i partecipanti sono stati valutati in base a 14 differenti caratteristiche facciali e tramite un’analisi dell’intero genoma per identificare i geni responsabili delle differenze nell’aspetto. Un sottogruppo di 3.000 partecipanti ha anche avuto una ricostruzione in 3D del viso per le misurazioni precise delle caratteristiche facciali.

L’analisi ha trovato che quattro geni sono associati con lo sviluppo del viso e la crescita della cartilagine e dell’osso. Questi geni sono GLI3, DCHS2, PAX1 e RUNX2. Pax1 e GLI3 controllano e influenzano  l’ampiezza nelle narici, DCHS2 controlla la punta del naso mentre RUNX2 influenza la crescita della larghezza del ponte del naso.

Oltre i quattro geni suddetti, i ricercatori hanno anche scoperto un gene chiamato EDAR, che riguarda la sporgenza del mento.

I ricercatori ritengono che l’ambiente dove la gente vive ha notevolmente influenzato l’evoluzione del genoma umano e la forma del naso.

Ad esempio, persone che vivono nei luoghi con clima freddo e secco tendono ad avere un naso comparativamente stretto per contribuire a regolare la temperatura e l’umidità dell’aria.


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