I fumatori hanno maggiori disabilità degli altri

Le difficoltà a svolgere le attività della vita quotidiana è maggiore nei fumatori rispetto ai non fumatori di pari età. Lo ha detto l’Istituto scientifico della sanità pubblica (ISP) in Belgio che ha condotto uno studio tra 10.000 cittadini belgi dai 40 ai 60 anni.

I ricercatori hanno misurato il tasso di disabilità in base al parametro del tabacco. I partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi: non-fumatori, fumatori, piccoli fumatori (meno di 20 sigarette al giorno) e grandi fumatori (più di 20).

I risultati dello studio, pubblicati da Plos one, dicono che un forte fumatore maschio ha il 55% disabilità in più di un non-fumatore.
Tra le donne, il differenziale è del 36 per cento.

Alzarsi, vestirsi, andare alla toilette o semplicemente spostarsi sono tra le più semplici attività quotidiane in cui i fumatori sono peggiori perché soffrono di più disabilità rispetto ai non fumatori della stessa età.

Dallo studio è emerso che il consumo di tabacco, più è regolare, più è relativo alle difficoltà della vita quotidiana.

L’ISP ha anche studiato, per la prima volta, il contributo di sei malattie croniche in queste disabilità, tra cui cancro, diabete, malattie respiratorie e depressione.

L’ISP ha trovato che i fumatori sono più colpiti dai problemi dell’apparato muscolo-scheletrico (mal di schiena, osteoporosi…).

Consumare tabacco, dice lo studio, riduce non solo la speranza di vita (di otto anni in media), ma riduce anche la sua qualità.


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