Cina: la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria è stata un fallimento

Cinquanta anni dopo la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, la Cina ha ricordato ai suoi cittadini che si è trattato di un “completo fallimento”.

Durante la Rivoluzione Culturale di Mao Zedong, 36 milioni di persone furono perseguitate e 1,5 milioni uccise.

Già Mao, morto nel 1976, aveva detto che essa era stata “era proprio al 70% e al 30% sbagliata”.

Martedì scorso, un editoriale del Quotidiano del Popolo, organo del Partito comunista cinese, ha definito  disastroso il decennio 1966-1976, che quasi ha frantumato il partito comunista.

“La storia ha dimostrato che la rivoluzione culturale è stato un errore completo” diceva l’editoriale.

Il 16 maggio 2016 la Cina aveva intrapreso quella che è formalmente conosciuta come la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, un decennio tumultuoso promosso da Mao Zedong per rilanciare gli obiettivi comunisti e implementare l’egualitarismo.


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