I bambini sono sempre più vittime dello sfruttamento sessuale

Dopo due anni di ricerca, Ecpat, un’ONG che conduce campagne per la fine della prostituzione minorile nel mondo, ha rivelato, in un rapporto pubblicato giovedì, che i bambini sono sempre più vittime dello sfruttamento sessuale, in tutto il mondo.

“Nessun paese è risparmiato”, ha detto la ONG nella sua relazione di 150 pagine, deplorando la mancanza di cifre e di dati affidabili, dato che si tratta di crimini nascosti, difficili da quantificare.

Ormai, a molestare i bambini non è solo “l’uomo bianco, occidentale, ricco e maturo”, ma i pedofili “possono essere stranieri o locali, giovani o vecchi”, dicono gli autori della relazione, precisando essi hanno anche caratteristiche economiche e sociali molto diverse: sono sia turisti, che uomini d’affari, immigrati, lavoratori temporanei, espatriati o volontari. Su 316 persone che lavorano nei cantieri edili, il 25% ha ammesso avere avuto rapporti sessuali con degli adolescenti.

Caduto anche un altro stereotipo: il turismo sessuale non è solo fatto da turisti stranieri. Nella maggior parte dei casi, gli autori delle violenze sessuali sono viaggiatori locali, nazionali e regionali, specialmente nelle Filippine e in Cambogia dove i pedofili per il 90% e il 75% sono uomini locali.

Lo sfruttamento sessuale dei bambini è anche aumentato significativamente a causa del massiccio sviluppo del turismo mondiale, nell’ultimo decennio. Ora le persone si muovono di più e lo sviluppo delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione contribuiscono a facilitare i pedofili.


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