L’emicrania con aura aumenta significativamente il rischio di avere un ictus. Lo ha confermato un grande studio americano fatto dall’University of South Carolina, su circa 13.000 persone, uomini e donne di età compresa i 45 e i 64 anni.
I ricercatori hanno stabilito un “indice di rischio” sulla base delle diverse forme di ictus ischemico (o infarto cerebrale), che è l’ostruzione di un’arteria cerebrale da parte di un coagulo che impedisce il ematoencefalica e porta alla morte delle cellule che non sono ossigenate dal sangue.
Altri studi avevano trovato un’associazione tra l’emicrania con aura e il rischio di ischemie silenziose al cervello con ipersensibilità della sostanza bianca, in particolare nelle femmine.
Uno studio fatto su delle gemelle che avevano 30 – 60 anni, invitate a partecipare in un’intervista telefonica condotta da medici e sottoposte a risonanza magnetica cerebrale, eseguita presso un unico centro, aveva trovato, nelle pazienti affette da emicrania con aura, la presenza di ischemia e iperintensità della materia bianca periventricolare e della materia bianca profonda.
La buona notizia è che il magnesio ha il potenziale di interrompere o ridurre notevolmente il dolore e i sintomi dell’emicrania, senza gli effetti collaterali dei farmaci, secondo il centro medico dell’Università del Maryland.
L’esatta causa dell’emicrania non è completamente nota, tuttavia, si ritiene che durante l’emicrania i vasi sanguigni nel cervello si dilatino, aumentando la quantità di flusso sanguigno, oltre a causare cambiamenti chimici e del nervo.