Scoperti i geni della felicità, riguardano il sistema nervoso centrale, le ghiandole surrenali e il sistema pancreatico

Essere felici: un obiettivo che da sempre ha incuriosito i filosofi e le religioni (almeno alcune), creando dibattiti millenari, ora ha trovato la sua spiegazione biologica. Se da un lato le condizioni di vita e l’apprendimento del pensiero positivo contano, da un’altra parte gli scienziati hanno dimostrato che la felicità ha origini genetiche.

Per la prima volta nella storia, dei ricercatori hanno isolato le parti del genoma umano che potrebbero spiegare le differenze su come gli esseri umani percepiscono la felicità.

Tramite uno studio internazionale fatto su larga scala, che ha coinvolto oltre 298.000 persone ed è stato coordinato dai professori Meike Bartels e Philipp Koellinger, dell’università di Vrije ad Amsterdam, i ricercatori hanno trovato tre varianti genetiche coinvolte nella felicità, due varianti genetiche legate ai sintomi della depressione e undici punti collegati ai vari gradi di nevrosi.

Le varianti genetiche della felicità sono espresse principalmente nel sistema nervoso centrale, nelle ghiandole surrenali e nel sistema pancreatico, dicono i risultati dello studio, pubblicato sulla rivista ‘Nature Genetics’.

“Questo studio – ha detto  Meike Bartels – è sia una pietra miliare che un nuovo inizio: una pietra miliare perché ora siamo certi che c’è un aspetto genetico della felicità e un nuovo inizio, perché le tre varianti che conosciamo rappresentano solo una piccola frazione delle differenze tra gli esseri umani. Ci aspettiamo che molte varianti abbiano una parte”.

“Queste varianti ci permetteranno anche di studiare meglio l’interazione tra la natura e la cultura, in un contesto come l’ambiente che è certamente responsabile, in una certa misura, delle differenze nel modo in cui le persone sperimentano la felicità”, ha aggiunto.

Dallo studio, è emerso che le differenze individuali nella felicità e nel benessere sono parzialmente riconducibili alle diversità genetiche tra le persone.

VARIE DISCIPLINE NELLO STUDIO DELLA FELICITA’

Felicità e benessere sono gli argomenti di un numero crescente di studi scientifici in una varietà di discipline accademiche.

Se, come diceva Aristotele “sulla natura stessa della felicità non si riesce a trovare un accordo e le spiegazioni dei saggi e del popolo sono inconciliabili”, è anche vero che la felicità è contagiosa, come aveva trovato uno studio fatto in precedenza.

I ricercatori della Harvard University tempo fa avevano trovato che quando una persona diventa felice, un amico che le vive vicino ha una probabilità del 25 per cento in più di diventarlo a sua volta.

Intanto, mentre gli scienziati continuano la loro ricerca, sulle tracce dei geni della felicità, forse conviene cercare di essere felici per le piccole, ma, in fondo grandi cose della vita.

La felicità è anche “accarezzare un cucciolo caldo caldo, stare a letto mentre fuori piove, passeggiare sull’erba a piedi nudi, il singhiozzo dopo che è passato”, come diceva Charlie Brown.


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