La mondanità e l’isolamento sociale possono incidere sulla salute in vari modi.
La solitudine precedentemente era stata collegata con l’alta pressione sanguigna, un sistema immunitario compromesso e addirittura una morte precoce, ma la sua relazione con problemi di cuore, come le malattie cardiovascolari e l’ictus, non era chiara.
Per comprendere la possibilità di connessione, alcuni ricercatori da Londra hanno fatto una ricerca, attraverso 16 banche dati di ricerca e hanno trovato 23 studi sul tema adatti alla loro analisi.
Questi studi hanno coinvolto più di 180.000 adulti che sono stati monitorati per periodi che andavano da 3 a 21 anni.
Dei partecipanti, un po’ più di 4.600 aveva avuto malattie coronariche ed “eventi” quali un attacco di cuore, un attacco di angina (dolore causato da mancanza di ossigeno al muscolo cardiaco), o una morte legata ai problemi del cuore. Poco più di 3.000 aveva avuto un ictus.
Un’analisi dei dati ha mostrato che gli adulti che avevano pochi contatti sociali o si sentivano infelici nelle loro relazioni sociali avevano avuto il 29 per cento più probabilità di avere un attacco di cuore o di angina e il 32 per cento più di avere un ictus.
Gli autori hanno notato che l’effetto dellasolitudine era paragonabile ad altri fattori di rischio conosciuti per i problemi di cuore, tra cui l’ansia e lo stress del lavoro.
È importante notare che lo studio mostra solo un’associazione e non dimostra un rapporto di causa-effetto.
“Il nostro lavoro suggerisce che affrontare la solitudine e l’isolamento sociale può avere un ruolo importante nella prevenzione di due delle principali cause di morbilità nei paesi ad alto reddito”, scrivono i ricercatori della Brigham Young University.
Nella sorveglianza della sanità pubblica, nella prevenzione e negli interventi è necessario che si prendano forti prese di posizione pubbliche per quanto riguarda il peso dei rapporti sociali sulla malattia cardiovascolare, come, ad esempio, è stato fatto per il fumo, le diete ad alto contenuto di grassi saturi.