I filtri solari che si trovano nelle creme abbronzanti possono essere dannosi per la fertilità maschile, interferendo nell’attività dello sperma.
Questi filtri, proteggono dal sole, ovviamente, ma potrebbero anche costituire una barriera per i maschi che vogliono avere un figlio, secondo i ricercatori dell’Università di Copenaghen (Danimarca), i quali hanno scoperto che le sostanze chimiche utilizzate nei filtri UV (ultravioletti) interrompono l’attività degli spermatozoi.
Nel loro studio, presentato al recente incontro annuale dell’Endocrine Society di Boston (USA), gli esperti hanno riferito di aver analizzato l’azione di 29 filtri UV ammessi negli Stati Uniti e in Europa, sulla sperma appena raccolto da alcuni donatori sani.
Hanno artificialmente creato l’ambiente riproduttivo nelle tube di Falloppio, studiando l’effetto dei filtri sulle cellule.
E’ emerso che tra i 29 filtri UV studiati, 13, ossia il 45% dei prodotti testati, interferivano con la normale funzione cellulare degli spermatozoi. Inoltre, 9 dei 13 filtri UV sembrava che mimassero l’effetto del progesterone, un ormone sessuale femminile.
Questo effetto è apparso a livelli molto bassi, dopo l’applicazione di crema su tutto il corpo, tuttavia, hanno detto i ricercatori che sono necessari nuovi studi clinici per identificare meglio il valore di questi distruttori tossici sul sistema endocrino maschile.
Secondo questi studiosi nonostante i “livelli molto bassi”, le “agenzie di regolamentazione dovrebbero prestare maggiore attenzione agli effetti dei filtri prima di approvare la protezione solare”.
Un precedente studio, fatto negli Stati Uniti tra il 2003 e il 2004, aveva trovato che il 97,8% dell’urina di 2517 uomini conteneva benzofenone, una molecola protegge contro i raggi UV, utilizzata nelle creme solari.
Anche un precedente studio governativo U.S.A. a fine 2014 aveva collegato alcuni componenti dei protettori solari UV all’infertilità maschile.
Una ricerca fatta su 501 coppie che stavano cercavando di concepire un figlio aveva trovato che gli uomini sottoposti all’esposizione dei filtri ultravioletti (UV) BP-2 o 4OH-BP avevano avuto il 30% di calo nella fertilità.
Lo studio si era concentrato sulla classe di filtri ultravioletti a base di benzofenone, trovando che solo alcuni filtri solari e non tutti sono associati con un calo della fertilità maschile, in ogni caso avevano invitato a non rinunciare ad utilizzare le protezioni solari, ma a scegliere bene i prodotti utilizzati, perché le creme solari penetrano in profondità nella pelle e quindi nel sangue.