Il diabete sarà la settima causa di morte nel 2030

Secondo le previsioni dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il diabete sarà la settima causa di morte nel 2030.

LA GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE

Nel giorno in cui si celebrerà la Giornata mondiale della salute, il 7 aprile, l’Oms intende porre l’attenzione su questa patologia e sulla necessità di intensificare la prevenzione, migliorare la cura e rafforzare la vigilanza sanitaria.

Entrata in vigore il 7 aprile 1948, ogni anno, in quella data, per celebrare la Giornata mondiale della salute si sceglie un tema specifico per evidenziare un’area prioritaria di preoccupazione.

Quest’anno è stato scelto il diabete con lo slogan “Beat diabetes”, “Vinci il diabete”.

IL DIABETE SI PUO’ PREVENIRE

Una gran parte dei casi di diabete è prevenibile: semplici interventi sugli stili di vita (dieta e attività fisica) hanno dimostrato di essere efficaci nel prevenire il diabete di tipo 2 o nel ritardarne l’insorgenza.

Il diabete può essere controllato e gestito per prevenirne le complicanze: diagnosi precoce, educazione all’auto-gestione e trattamento a costi sostenibili sono componenti essenziali della strategia di risposta, dice un articolo pubblicato sul sito del Ministero della salute.

Il mantenimento del peso normale, un’attività fisica regolare e una dieta sana riducono il rischio di insorgenza della malattia.

Nella prevenzione e il trattamento del diabete secondo l’Oms, devono essere coinvolti governi, datori di lavoro, insegnanti, persone del settore privato e della società civile.

IL DIABETE

Il diabete è una patologia che colpisce circa 350 milioni di persone nel mondo, un numero destinato a raddoppiare nei prossimi 20 anni, se non si correrà ai ripari.

Il diabete è una malattia cronica che si manifesta quando il pancreas non produce la giusta quantità di insulina o quando il corpo non la utilizza in modo efficace.

L’insulina è l’ormone responsabile della regolazione della glicemia. Se il meccanismo non funzione, gli zuccheri si accumulano nel sangue.

La malattia, nel corso del tempo, può rappresentare un pericolo per i principali organi del corpo, causare attacchi di cuore, ictus, problemi renali, cecità, impotenza e infezioni che possono anche richiedere l’amputazione degli arti.


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