La dieta vegetariana può aumentare il rischio di cancro e di malattie cardiache

La dieta vegetariana a lungo termine può portare a una mutazione genetica che può aumentare il rischio di cancro e di avere malattie cardiache, secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Cornell.

Il gene identificato dagli scienziati aiuta coloro che consumano solo vegetali a elaborare gli acidi grassi omega-3 e omega-6 in composti che favoriscono lo sviluppo dell’infiammazione del cervello e alcune forme di cancro.

Il gene potrebbe causare un picco nella produzione di acido arachidonico, che rende il corpo soggetto ad infiammazione ed è stato collegato a malattie cardiache e cancro. Questo può essere nocivo se una persona con il gene include nella dieta alte dosi di alcuni oli vegetali, come l’olio di girasole, tramite cui il corpo metabolizza l’acido arachidonico più rapidamente.

I ricercatori della Cornell University hanno scoperto una variazione genetica, un allele, che si è evoluto nelle popolazioni dei paesi che storicamente avevano favorito le diete vegetariane, come India, Africa e altre parti dell’Asia orientale.

Hanno anche scoperto una versione diversa di questo gene adattato a una dieta marina, scoperta tra gli Inuit della Groenlandia, che consumano principalmente pesce.

L’allele vegetariano si è evoluto nelle popolazioni che hanno seguito una dieta a base di vegetali per centinaia di generazioni.

Il corpo umano non può produrre gli acidi grassi omega-3 e omega-6 che devono necessariamente provenire dall’alimentazione.

Gli organismi umani si sono dovuti perciò adattare alla situazione alimentare esistente nel posto o adottata dalla gente, in un contesto in cui lo scambio di prodotti non era facile come adesso.

Il giusto equilibrio tra gli acidi grassi omega-3 e omega-6 nella dieta è essenziale per mantenersi una buona salute dice la ricerca, pubblicata sulla rivista ‘Molecular Biology and Evolution’.

Ricchi di acidi grassi omega-3 sono il pesce, i cereali integrali, la frutta, l’olio d’oliva e le verdure. Gli acidi grassi omega-6 si trovano, invece, nelle carni bovine, suine, negli snack confezionati (come biscotti, caramelle, il dolci e patatine) negli oli delle noci e nei vegetali.


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