Anoressia : La stimolazione cerebrale può aiutare

La stimolazione cerebrale può aiutare chi soffre di anoressia nervosa.

Solo una sessione di una data tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva può ridurre i sintomi della malattia, tra cui la voglia di limitare l’assunzione di cibo e la sensazione di sentirsi grassi.

I ricercatori hanno valutato se la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS), un trattamento già approvato per la depressione, potesse essere efficace anche nel ridurre i sintomi dell’anoressia.

“Abbiamo trovato che una sessione di rTMS ha ridotto la voglia di limitare l’assunzione di cibo, modificato i livelli di sazietà e la sensazione di essere grassi”, ha detto il primo autore dello studio Jessica McClelland del King’s College di Londra, nel lavoro, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista PLOS ONE.

“Con l’rTMS si stimola la corteccia prefrontale dorsolaterale, un’area del cervello che sembra essere coinvolta in alcune delle difficoltà coinvolte nell’utoregolamentazione associata all’anoressia. Questa tecnica altera l’attività neurale, con degli impulsi magnetici, a specifiche regioni del cervello, che avvertono una sensazione di picchiettamento su un lato della testa”, ha spiegato.

Nello studio, 49 persone sono state valutate, sia prima che dopo una sessione di rTMS reale, così come prima o dopo una sessione placebo. I sintomi di anoressia sono stati misurati immediatamente prima e dopo l’rTMS, oltre 20 minuti e 24 ore dopo la sessione. E’ emerso che la stimolazione combatte efficacemente l’anoressia nervosa.

Fino al 20 per cento delle persone con anoressia muoiono prematuramente e i trattamenti negli adulti sono moderatamente efficaci, con solo il 20-30 per cento della gente che guarisce.


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