Il disco in vinile non è morto

Il vinile non è morto, anzi. Un’azienda austriaca ha presentato un brevetto per migliorare notevolmente la resa audio del vecchio disco.

Con l’arrivo del CD-Audio nel 1980, molte persone logicamente, avevano decretato la totale scomparsa del vinile. Ma ci sono sempre gli appassionati, i collezionisti, i DJ….

C’è ancora domanda per i dischi in vinile, anche se la quota di mercato è molto piccola nel settore della musica. Le vendite, comunque, sono aumentate del 30% l’ultimo anno, negli Stati Uniti.

La società austriaca, Rebeat, ha rivisto il metodo di fabbricazione della matrice del vinile. Finora, la scanalatura era stata incisa col diamante. Rebeat ha sostituito il diamante con il laser.

Ma prima di masterizzare il solco della matrice, viene utilizzato un computer, con programma in 3D, al fine di avere una precisione molto elevata.

Questi dischi in vinile HD sono perfettamente compatibili con i giradischi esistenti.

Per la produzione del vinile, Rebeat annuncia tempi di produzione ridotti del 50% e del 60%.


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