La buona salute cardiovascolare evita il declino cognitivo

Avere più salute cardiovascolare significa avere un cervello migliore, con più buona velocità di elaborazione del pensiero e meno rischio di quel declino, che a volte accompagna l’invecchiamento.

A dirlo, un nuovo studio, fatto dai ricercatori dell’Università di Miami e della Columbia, che hanno utilizzato i dati dell’associazione americana del cuore “Life’s Simple Seven”.

Evitare il tabacco, mantenere i livelli ideali di peso, fare attività fisica, mangiare in modo sano, tenere sotto controllo pressione sanguigna, il colesterolo e il glucosio sono tutte cose che giovano alla circolazione e che riducono il rischio di ictus e di attacchi cardiaci, anche tra gli anziani.

Non solo. Questi fattori incidono anche dal punto di vista cognitivo o della funzione cerebrale, dice lo studio, pubblicato recentemente sul
‘Journal of the American Heart Association’.

Per giungere alle loro conclusioni, i ricercatori hanno analizzato memoria, pensiero e velocità di elaborazione del cervello su 1.033 partecipanti.

Circa sei anni più tardi, 722 partecipanti hanno ripetuto la prova cognitiva, cosa che ha permesso ai ricercatori di misurare le prestazioni nel tempo.

I ricercatori hanno trovato che chi aveva seguito più fattori di salute cardiovascolare, aveva avuto anche meno declino cognitivo nel corso del tempo, in velocità di elaborazione, memoria e funzionamento esecutivo.

Per gli studiosi, adesso è necessario identificare le fasce di età o i periodi nel corso della vita, durante i quali i fattori di salute cardiovascolare e i comportamenti possono essere più influenti nel determinare il danno cognitivo, in tarda età, e come le modifiche comportamentali e di salute possano influenzare la prestazione cognitiva e mitigare il declino del cervello, nel corso del tempo.

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