Ansia e depressione: la tecnologia è innocente

Un nuovo studio ha trovato che la dipendenza e non semplicemente l’utilizzo dei telefoni cellulari e di internet è legata all’ansia e alla depressione negli adolescenti.

L’utilizzo della tecnologia non è nocivo. L’interazione con i dispositivi di per sè non rende depressi e non deve essere motivo di pubblica preoccupazione.

La ricerca fatta nell’Università dell’Illinois negli Stati Uniti e pubblicata su ‘Computers in Human behaviour’, dice che la “paura delle nuove tecnologie c’è stata con i televisori, i video giochi e più di recente, con gli smartphone”. E’ dunque una cosa normale e non bisogna astenersi dall’uso dei nuovo strumenti, ma dall’abuso.

Il team di ricerca, per il suo studio, ha esaminato oltre 300 studenti universitari, con dei questionari per valutare la salute mentale degli studenti, l’uso del telefono cellulare e di internet e le motivazioni per l’utilizzo dei dispositivi elettronici.

L’obiettivo era quello di vedere se comportamenti coinvolgenti e autodistruttivi con telefoni e internet erano legati alla salute mentale.

I risultati hanno mostrato che le persone che avevano comportamenti davvero coinvolgenti verso internet e i telefoni cellulari avevano anche segnalato molta più su ansia e depressione.

Cambiare le abitudini sull’uso della tecnologia può fornire un trattamento supplementare importante per affrontare i problemi di salute mentale come ansia e depressione, dice lo studio. Anche se non bisogna demonizzare la tecnologia, perché il suo normale uso non è nocivo.


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