Stati Uniti e Russia hanno accettato le condizioni per attuare un cessate il fuoco in Siria dal prossimo sabato.
Lo hanno confermato fonti ufficiali di entrambe le nazioni, ieri.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che la Russia farà tutto il possibile per garantire che Damasco rispetti il patto.
I gruppi di governo della Siria e dell’opposizione dovrebbero indicare entro venerdì a mezzogiorno, se sono disposti a rispettare la tregua. La misura dovrebbe partire dalle 00:00, ora di Damasco, del 27 febbraio.
Russia e Stati Uniti continueranno ad attaccare la milizia dello stato islamico (ISIS) e Jabhat al-Nusra, collegata con Al Qaeda.
L’annuncio della tregua è giunto il giorno dopo che più di 180 persone sono state uccise in una serie di attacchi, rivendicati dall’ISIS, nelle aree a maggioranza sciita di Damasco e Homs.
Ma c’è scetticismo, dato che i nuovi termini sono stati fissati tre giorni dopo la prima data di inizio di un cessate il fuoco, fissata a Monaco di Baviera, che non ha avuto luogo.
Il prossimo 15 marzo saranno cinque anni dall’inizio del conflitto in Siria che, secondo i dati stimati dalle Nazioni Unite, ha causato più di 350.000 morti e milioni di sfollati e rifugiati.
Il governo italiano, intanto, il mese scorso ha dato il via libera alla partenza dei droni americani armati da una base nel suo territorio per operazioni militari contro l’Isis in Libia e in Africa del Nord.
Lo ha scritto il Wall Street Journal e lo ha confermato il Governo italiano.
La partenza dei droni armati Usa sarà autorizzata caso per caso, dal ministero della Difesa, dalla base di Sigonella.