Ho sbagliato, ero giovane, così Valentino il ragazzo dell’Hiv

Si chiama Valentino Talluto, il ragazzo 31enne di Roma che ha infettato 32 donne con il virus dell’HIV. Il giovane, che lavorava per una ditta ad Acilia, rimorchiava le donne in Internet, tramite chat.

Sieropositivo, dice di aver agito per incoscienza, ma di non aver mai costretto le partner a fare sesso con lui, anzi di aver confessato il suo stato ad alcune di esse.

“Ero incosciente, le ho contagiate”, ha detto agli investigatori. “Ho sbagliato, ero giovane”, “ho fatto un errore ma ero solo, non avevo una famiglia alle spalle”

Era stato contagiato da una donna più grande di lui, nel 2006. Anche sua madre era morta di Aids, quando lui aveva solo sei anni.

Vendetta, incoscienza, abitudine a convivere con un virus? Difficile capire cosa scatti, in questi casi, nella testa di una persona.

Si ha comunque l’impressione che la pericolosità dell’HIV sia ampiamente misconosciuta dai giovani, che pure, oggi, hanno numerosi mezzi per informarsi.

Adesso, Valentino si trova rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. Gli è stata negata la scarcerazione, perché c’è il pericolo che possa reiterare il reato.

Su di sé ha smentito il fatto che non si sia voluto curare. “Il medico che mi ha seguito all’inizio non mi ha mai detto che erano necessari farmaci”, ha asserito.

Può essere stato davvero così? Per gli investigatori, Valentino è in grado di mentire, manipolare le persone e depistare.


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