Morta a 10 anni la piccola Marta, aveva donato all’ospedale i regali di Natale

Sta commuovendo Padova, e non solo, la storia della piccola Marta Magosso, morta a 10 anni, per un neuroblastoma.

Figlia di Andrea, ex giocatore ed allenatore del Valsugana Rugby Padova, la piccola si è spenta dopo aver combattuto con forza il suo male e aver dimostrato una generosità non comune verso gli altri.

La piccola, nel Natale 2014, aveva rinunciato ai regali di Natale, donando i suoi risparmi, 475 euro, all’Ospedale di Padova, per l’acquisto dei “tappi blu”, le valvole speciali per la pulizia dei cateteri con cui lei e molti altri bambini convivevano ogni giorno.

La bambina aveva iniziato a stare male nel 2013, dopo la chemio sembrava che stessa meglio, ma nel mese di dicembre, era peggiorata.

Aveva lasciato l’ospedale solo il giorno di Natale, prima di finire, sempre con coraggio, il suo calvario terreno.

Come dice l’AIRC, il neuroblastoma è un tumore che ha origine dalle cellule del sistema nervoso autonomo, che controlla alcune funzioni involontarie come il battito cardiaco, la respirazione o la digestione. In particolare nel termine neuroblastoma, “neuro” indica che il tumore si sviluppa nei nervi e “blastoma” indica invece che vengono coinvolte cellule immature o in via di sviluppo.

Questo tumore, che colpisce soprattutto neonati e bambini al di sotto dei 10 anni, parte infatti da cellule nervose molto primitive presenti nell’embrione e nel feto. I neuroblasti, le cellule nervose che diventano tumorali, in caso di neuroblastoma, si trovano in tutto l’organismo e di conseguenza il tumore può svilupparsi in diverse aree del corpo.

(Fonte e foto Il mattino di Padova)


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