La fibrillazione atriale è più grave nelle donne

Il battito cardiaco irregolare nelle donne è collegato con un rischio più elevato di malattie cardiache, ictus e morte, di quanto lo sia per gli uomini.

La rivista Medical News Today riporta che l’aritmia nelle donne, patologia conosciuta anche come “fibrillazione atriale” è crescente nei paesi sviluppati e in via di sviluppo.

I ricercatori stanno trovando prove che le donne sperimentano sintomi diversi rispetto agli uomini quando si tratta di alcuni fattori di rischio di salute, come il diabete, il fumo e le malattie cardiovascolari.

Un team di ricercatori internazionali ha esaminato più da vicino alcune patologie sia nelle donne che negli uomini.

Una meta-analisi di 30 studi, fatti tra gennaio 1966 e marzo 2015, che ha coinvolto più di 4 milioni di partecipanti, ha esaminato le morti per tutte le cause: mortalità cardiovascolare, ictus, eventi cardiaci.

Il battito cardiaco irregolare nelle donne è stato associato a un rischio di mortalità del 12 per cento più elevato nelle donne, che hanno anche mostrato un rischio molto più forte degli uomini di ictus, mortalità cardiovascolare, problemi cardiaci e insufficienza cardiaca.

Dallo studio è emerso che le donne con fibrillazione atriale sono il 93 per cento più a rischio di morire per una malattia di cuore, il 55 per cento più a rischio di avere un attacco di cuore, il 16 per cento più a rischio di sviluppare un maggiore scompenso cardiaco e sono il 12 per cento più a rischio di morire per qualsiasi causa, rispetto agli uomini.

Lo studio fatto a Oxford ha concluso che le donne possono avvertire le malattie cardiovascolari e i fattori di rischio in modo diverso rispetto agli uomini.

Stanchezza, mancanza di respiro, stress, mancanza di forze possono essere segni premonitori della malattia di cuore.

Gli esperti dello studio esortano le donne con fibrillazione atriale a concentrarsi sul miglioramento della loro salute, tramite lo stile di vita, l’esercizio fisico regolare, la dieta bilanciata, la gestione dello stress, il controllo della pressione arteriosa e del colesterolo, tutte cose che possono aiutare a ridurre la gravità della patologia.


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